Londra. Gli ultimi attacchi sulle navi mercantili da parte dei militanti Houthi al largo delle coste dello Yemen stanno provocando serie preoccupazioni commerciali, al punto che i più grandi global carrier stanno valutando se effettivamente le loro navi con gli equipaggi siano sicuri sulle rotte attraverso il Mar Rosso.
E’ di ieri, la notizia che i militanti Houthi, sostenuti dallo Yemen e dall’Iran, hanno dichiarato di aver attaccato la MSC Alanya e la MSC Palatium III con missili navali.
Due delle più grandi compagnie di trasporto container del mondo hanno dichiarato ieri che sono intenzionati a fermare i transiti attraverso il Mar Rosso, dopo che le loro navi sono state attaccate. Mentre, due compagnie di petroliere stanno insistendo – presso gli assicuratori marittimi – su una clausola nei charter che consentirà loro di inviare le loro navi doppiando l’Africa, per il Capo di Buona Speranza, se ritengono insicure le acque al largo dello Yemen. Secondo le compagnie di spedizioni una nave che opera a 18 nodi che doppia Capo Horn per un viaggio da Shanghai – Barcellona, il tempo-viaggio passerà da 21 a 32 giorni.
E Shanghai – Rotterdam viaggia da 25 a 33 giorni. Le stesse valutazioni si stanno formulando per doppiare il Capo di Buona Speranza e che influenzeranno i viaggi verso sia verso Est e sia verso Ovest, nella speranza di minimizzare le tariffe del Canale di Suez.
Bab al-Mandab è uno stretto specchio d’acqua che collega l’Oceano Indiano al Mar Rosso. Qualsiasi nave che utilizza il Canale di Suez come ‘via breve’ tra l’Asia e l’Europa deve attraversare il suddetto stretto.
Circa il 12% del commercio globale dipende dal Canale di Suez e il 5% sul Canale di Panama, secondo l’Institute of Export & International Trade. Nell’emisfero occidentale, nel frattempo, il volume di navi disposte ad aspettare il Canale di Panama gravemente limitato è crollato nelle ultime settimane. La siccità ha costretto l’Autorità del Canale di Panama (ACP) a tagliare i transiti che portano a un’enorme migrazione di navi in transito attraverso altre rotte più lunghe,spostandosi in gran parte Canale di Suez.
Il trasporto marittimo mondiale si trova ad affrontare una crisi con i suoi due Canali più famosi paralizzati, uno dalla crisi climatica e l’altro dalla guerra. Detti passaggi – come è noto – sono fondamentali per il flusso del commercio internazionale, e un’eventuale limitazione nei transiti genererà sicuramente l’effetto domino dei danni e dell’interruzione delle catene di approvvigionamento causate dalle navi in ritardo e nei porti fuori booking; per il settore del trasporto marittimo in generale i rischi aumenteranno, con i costi assicurativi più alti.
L’International Chamber of Shipping, che rappresenta l’industria marittima, ieri, ha elogiato le azioni delle Forze navali militari che stanno assicurando assistenza alle navi. Ha chiesto il supporto delle Forze di Sicurezza navali nella regione per prevenire altri attacchi alle navi. Ha anche detto che altre compagnie di navi stanno considerando di evadere dal Mar Rosso. L’ICS sta facendo pressione sugli Stati Uniti e sui loro alleati per migliorare la sicurezza lungo uno dei più importanti corridoi commerciali del mondo per evitare di minare la ripresa economica globale.
Gli Stati Uniti “continueranno a prendere in considerazione le opzioni e intraprendere azioni coordinate e multilaterali per affrontare queste minacce e attacchi inaccettabili nel Mar Rosso”, ha dichiarato Eduardo Maia Silva, portavoce del Consiglio di Sicurezza nazionale della Casa Bianca.