PRESENTE IL VICEMINISTRO AI TRASPORTI RIXI
La pubblicazione raccoglie i risultati del progetto promosso da Fedespedi Giovani e realizzato con il contributo del Centro Studi Fedespedi insieme al Green Transition Hub di LIUC – Università Cattaneo che ha portato all’individuazione di un set di 37 indicatori chiave per la misurazione delle emissioni inquinanti dell’attività delle imprese di spedizioni internazionali
Oggi, 30 novembre, si è tenuto a Milano il Convegno ‘Sostenibilità Ambientale: un impegno condiviso’ di presentazione del nuovo numero della collana ‘I Quaderni di Fedespedi’. La pubblicazione contiene i risultati del progetto di ricerca realizzato nel 2023 da Fedespedi Giovani insieme al Green Transition Hub di LIUC – Università Cattaneo (Prof. Alessandro Creazza e Ing. Martina Farioli) e con il contributo del Centro Studi Fedespedi. Alla realizzazione della ricerca hanno collaborato anche tre laureandi in Ingegneria Gestionale di LIUC – Università Cattaneo grazie a una borsa di studio dedicata promossa da Fedespedi per valorizzare il contributo di competenze e visioni espresso dalla nuova generazione di studenti.
Il Quaderno è disponibile in formato digitale sul sito di Fedespedi
Il Direttore del Green Transition Hub, Prof. Alessandro Creazza, ha presentato il processo e il metodo di lavoro – ricerca bibliografica, confronti one-to-one con le aziende pilota, focus group allargato di confronto tra imprese – che hanno portato all’individuazione di 37 indicatori di sostenibilità e relative metriche per misurare l’impatto ambientale dell’attività delle imprese di spedizioni. Un numero che ci dice della complessità della rendicontazione della sostenibilità per le aziende di spedizioni internazionali che rivestono un ruolo di gestori di processo e sovraintendono a tutte le fasi del processo logistico nelle relazioni con clienti – esportatori o importatori – e fornitori.
“Questo è l’aspetto più sfidante – ha esordito Nicol Schiavoni, componente di Fedespedi Giovani e referente del progetto sostenibilità per la federazione che ha accolto i partecipanti al Convegno – ma in cui risiede anche la forza delle imprese di spedizioni. Per i freight forwarders occuparsi di sostenibilità significa occuparsi dell’impatto ambientale delle attività di magazzino e packaging, di trasporto, di gestione dell’ufficio, delle relazioni di filiera, ad esempio con i vettori – stradali, marittimi o aerei – a cui l’impresa di spedizioni affida l’esecuzione del trasporto internazionale.
Per questo il metodo di lavoro è stato particolarmente importante. La realizzazione della ricerca è il risultato, infatti, di un processo conoscitivo delle imprese di spedizioni che hanno voluto individuare degli indicatori che gli consentano di misurarsi e monitorare la sostenibilità delle aziende e del servizio reso al mercato a beneficio dei clienti e della collettività e che ha coinvolto in particolare 13* aziende pilota associate alla federazione insieme al Centro Studi Fedespedi, al Team del Green Transition Hub e a 3 laureandi in Ingegneria Gestionale che hanno messo a fattore comune competenza, know-how e best practices”.
In apertura dei lavori è intervenuto, inoltre, il Viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, On. Edoardo Rixi: “Avere una catena logistica sostenibile significa potenziare la competitività della rete nazionale e la capacità di risposta in caso di crisi geopolitiche globali. È fondamentale sviluppare le sinergie tra mondo pubblico e privato, solo così sarà possibile incrementare l’attrattività del Sistema Italia. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti è al lavoro per rendere più efficiente il sistema e adeguare le regole sulla base del dialogo e dell’ascolto delle istanze che arrivano dal mondo dell’impresa”.
A chiudere i lavori il Presidente di Fedespedi Giovani, Armando Borriello: “Con questo progetto di ricerca Fedespedi Giovani ha inteso fornire alle aziende associate uno strumento operativo per avviare e guidare la transizione green delle imprese di spedizioni e del settore secondo un metodo proattivo: cambiare non solo per effetto del quadro normativo o delle pressioni del mercato, bensì essere protagonisti del cambiamento consapevoli che, come imprese di spedizioni, si opera al centro di un network e si può agire anche per sensibilizzare e orientare le scelte di altri operatori, clienti e fornitori. Da qui il titolo del Convegno di oggi ‘Sostenibilità: un impegno condiviso’: la transizione green del settore logistico non può prescindere dalla condivisione di obiettivi graduali e concreti tra tutti gli attori della filiera e le Istituzioni.
Al Viceministro ai Trasporti Rixi che abbiamo l’onore di avere oggi presente ai lavori del nostro Convegno chiediamo quindi di continuare a valorizzare le azioni e le progettualità con cui il mondo d’impresa si impegna concretamente per contribuire alla transizione green favorendo logiche di incentivo per le best practices di settore e proseguire con gli investimenti infrastrutturali necessari a rendere le strategie di sostenibilità una scelta conveniente e perseguibile anche dal tessuto di PMI del nostro Paese.”
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