(Replica della Santa María vicino a Porto Palos de la Frontera)
“You can never cross the ocean until you have the courage to lose sight of the shore Christopher Columbus” (Non potrai mai attraversare l’oceano finché non avrai il coraggio di perdere di vista la riva, Cristoforo Colombo).
L’Ammiraglio Cristoforo Colombo, alle 10 di notte, stando sul castello di poppa della nau Santa Maria, vide una luce ma non osò affermare che fosse terra. Perciò, quando gli uomini finirono di recitare la Salve Regina, usanza dei marinai cantare la sera, l’Ammiraglio li pregò e consigliò di fare buona guardia sul castello di prua e di fare attenzione all’apparire della terra.
Così, alle due della notte , fra l’11 e il 12 ottobre 1492, la luna, all’ultimo quarto, stava nella posizione migliore per illuminare tutto quello che stava davanti alle navi. Juan Rodriguez Bermejo dal castello di prua della Pinta avvistò la terra: erano le scogliere di High Cay e Hinchimbrooke Rocks, lembo sudorientale dell’isola di Guanahani, battezzata da Colombo San Salvador.
La ‘Santa Maria’ era la più grande delle tre navi utilizzate da Colombo nel 1492. Si trattava di una nau lunga circa 27 metri con un Dislocamento di circa 100 tonnellate – secondo la descrizione del 1575 di Juan Escalante de Mendoza -; un ponte e tre alberi, maestra e trinchetto a vele quadre e quello di mezzana a vela latina e una di civada sul bompresso; un ponte di coperta, castello di prora e un cassero rialzato di poppa con l’alloggio del capitano.
La civada è una piccola vela quadra inserita sull’omonimo pennone, al disotto del bompresso, comune nei vascelli del XVII e XVIII secolo. È così denominata per l’analogia della sua forma originaria con il sacco d’avena, che si appendeva sotto il muso dei cavalli: civadiera, der. di civada ‘avena’ (der. a sua volta del lat. cibare). All’inizio del XIX secolo le vele quadre del bompresso non furono più utilizzate e il pennone di civada prese la funzione di dare una giusta angolatura alle manovre fisse di ritenuta laterale dell’albero di bompresso.
Il timone, come per le navi dell’epoca, era privo di ruota a caviglie di comando e si trasmetteva la manovra di rotazione con un agghiaccio a cavi vegetali.
La ‘Santa Maria’ viene solitamente ritenuta una caravella, come le altre due navi della spedizione, ma si ipotizza fosse piuttosto una nau, come è scritto nel Giornale di bordo di Colombo. La nau era un tipo di veliero usato dai portoghesi e genovesi nel Medio Evo; un’imbarcazione di grandi dimensioni utilizzata per le rotte commerciali di lunga percorrenza, soprattutto per rotte dal Mediterraneo al Mar Baltico.