Dalla zes unica alla ‘via del cotone’

via del cotone

Decreto legge aiuti al Mezzogiorno: zona ZES unica dal 2024. Istituiti il portale e lo sportello ZES unica. Si attende però un ulteriore decreto attuativo. La crisi israeliana di ieri crea ora interrogativi! Importante convegno sabato prossimo 13 ottobre 2023 a Matera, presso la Open Technologies Spa, Via dell’Industria (Zona Paip 2); si parlerà anche della ‘

Matera. Non tutti sono concordi sull’istituzione della Zes unica del Mezzogiorno che partirà dal 1° gennaio del 2024. Riportiamo quello che sostiene il Commissario straordinario del Governo della Zes Campania e Calabria, Giuseppe Romano: “L’impianto normativo che regola la Zes unica presenta lacune e solleva anche problemi di costituzionalità. A livello pratico si tratta di un complesso di norme che non garantirà più quel grado di semplificazione che si è ottenuto finora in Campania e che ha consentito finora di risolvere anche vertenze complicate come quelle della Whirlpool”. 

Di contro, l’On. le Raffaele Fitto, Ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di coesione e il PNRR, ribadisce: “La Zes unica del Mezzogiorno è una delle zone economiche speciali più grandi al mondo. Si è scelto, d’intesa con la Commissione europea, di collocarla nel Mediterraneo. Va vista quindi per quello che è: una grande opportunità per l’attrazione di investimenti, stranieri e italiani”. Le risorse per le misure fiscali della Zes unica del Sud – sottolinea Fitto – non saranno limitate al 2024 esortando a guardare alla strategia complessiva e non ai problemi contingenti.

Il decreto specifica che per Zona Economica Speciale (ZES) si intende una zona delimitata del territorio dello Stato nella quale l’esercizio di  attività economiche e imprenditoriali da parte delle aziende già operative e di quelle che si insedieranno può beneficiare di speciali condizioni in relazione agli investimenti e alle attività di sviluppo d’impresa. Una zona geograficamente delimitata e chiaramente identificata, situata entro i confini dello Stato, che sia in collegamento, anche indiretto, con almeno un’area portuale. La Zes unica comprende territori delle  regioni  Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia, Sardegna.

Con il decreto da emanare entro il 30/12/2023 saranno definite le modalita’ di accesso al beneficio, nonche’ i criteri e le modalita’ di applicazione e di fruizione del credito d’imposta e dei relativi controlli, anche al fine di assicurare il rispetto del limite di spesa stabilito. Il budget nel complesso stanziato ammonterebbe a 4,5 miliardi di euro, da ripartire nel triennio 2024-2026.

Parliamo di Zes unica del Sud, perché è considerata strategica, funzionale e operativa al memorandum d’intesa del G20, di New Delhi, che ha istituito un corridoio logistico India-Medio Oriente-Europa (IMEC, India-Middle East-Europe Economic Corridor) sottoscritto dai leader di Stati Uniti, India, Arabia Saudita, Emirati, Francia, Germania, Italia e Unione europea.

Il Presidente dell’AdSPMAM, Prof Ugo Patroni Griffi, con un messaggio relativo agli ultimi avvenimenti in Israele afferma che “Il corridoio IMEC, banalmente detto ‘via del cotone’ è un corridoio molto interessante, ma che presuppone la stabilità del Medio Oriente. Poiché i porti maggiori interessati di tale corridoio sono Dubai e Haifa, si comprende benissimo che la deflagrazione del conflitto in Israele inficia lo scenario di probabilità su cui il corridoio era stato costruito. E ovviamente solleva sinistri interrogativi”.

La ‘via del cotone’ si tratta di due collegamenti: uno ferroviario tra l’Europa e il Golfo (Emirati, Arabia Saudita, Israele, Giordania), l’altro portuale tra India e Golfo; si prevedono anche cavi per la trasmissione dei dati e dell’elettricità e tubature per l’idrogeno verde.

Il progetto è stato adottato dalla Partnership for Global Infrastructure and Investment (PGII), un’alleanza creata dal G7 nel 2022, e dal Global Gateway dell’Ue, che ha destinato una spesa fino a 300 miliardi di euro per investimenti sulle infrastrutture all’estero tra il 2021 e il 2027.

Kaush Arha, studioso indo-americano dell’Atlantic Council è stato uno dei primi ad articolare l’idea e i benefici di questo corridoio India-MedioOriente-Europa, almeno per i seguenti motivi: è sostenuto da basi solide economiche; il progetto è in linea con la strategia politica grazie agli Accordi di Abramo, che hanno consentito la normalizzazione economica tra Israele e gli Emirati e si spera anche con l’Arabia Saudita; infine, sia l’India e sia l’Europa hanno un rapporto forte con gli Emirati, con l’Arabia Saudita e con Israele. Con l’Italia che rimane il Paese del Mediterraneo meglio predisposto ad avere un ruolo guida in questa iniziativa.
Tutto questo fino a ieri!

Sabato 14 ottobre se ne parlerà al convegno di Matera su Mezzogiorno, Zes e via del cotone. La relazione introduttiva su ‘Zes e rafforzamento delle capacità amministrative’ sarà tenuta dal prof. Antonio Felice Uricchio (presidente Agenzia naz. le valutazione del sistema universitario e della ricerca); seguiranno gli interventi ‘Le zone franche e doganali portuali’del prof. Sergio Prete (AdSP Mar Ionio) e su ‘La via del cotone e i porti del Mezzogiorno) del prof. Ugo Patroni Griffi (AdSP Mare Adriatico Merid.). segue la locandina del convegno.

decreto mezzogiorno zes unica