In occasione della terza edizione della WISTA International Conference 2023 che si terrà a Montevideo, in Uruguay dal 25-27 Ottobre, l’organizzazione internazionale per le donne nello shipping WISTA ha sottoscritto un accordo, estendibile a tutti, che ha come motto “Women Move The World”: le donne muovono il mondo. Le donne, dunque, al centro del dibattito, che con la loro professionalità e competenza spingono l’industria dello shipping verso l’era della decarbonizzazione e di un futuro digitale più inclusivo.
Una questione cruciale per il settore marittimo, mettendo sul piatto numeri e tendenze ancora molto lontane da una concreta emancipazione delle donne, soprattutto in ruoli chiave e posizioni dirigenziali nel commercio del trasporto marittimo. Guardando un po’ alle statistiche, in base all’assessment dell’Agenzia Internazionale Marittima dell’ONU, IMO, e’ emerso che le donne nel settore in questione costituiscono solo il 2% della forza lavoro marittima mondiale, compreso il settore dell’ospitalità sulle navi da crociera. Se si guarda poi con la lente d’ingrandimento, si apprende che sono solo l’1% le donne che scelgono la vita di bordo. Nonostante questo, ad oggi, i dati granulari sul numero di donne che lavorano nell’industria marittima globale, compresi armatori, gestori di navi, proprietari di merci, nei porti e nelle autorità di regolamentazione, sono inesistenti.
Tuttavia, raccogliere e migliorare i dati sulla diversita’ di genere nell’industria marittima dovrebbe essere il primo step per orientarsi in un mercato in continuo cambiamento. Proprio attraverso il progetto WISTA International, l’IMO lancia il primo censimento di genere. Molte cose stanno per cambiare nel settore marittimo, e ci si prepara per la quarta rivoluzione industriale in cui tecnologie dirompenti come l’Internet of Things (IoT), la robotica, la realtà virtuale e l’intelligenza artificiale stanno cambiando il modo in cui viviamo e lavoriamo, costringendo ogni settore a guardare piu’ da vicino i modelli di business esistenti, adattarsi, o in alcuni casi, estinguersi. In una fase di transizione come questa in atto, il modo migliore per ottenere una maggiore innovazione rimane proprio la diversità di pensiero, e le donne, gruppo ancora oggi troppo spesso sottorappresentato, portarebbero offrire una prospettiva unica e diversa a tutte le imprese.
“Le questioni ambientali, sociali e di corporate governance (ESG) e la spinta alla decarbonizzazione sono opportunità per coinvolgere più donne nel trasporto marittimo”, afferma il nuovo presidente di WISTA International, Elpi Petraki, che oltre ad incoraggiare le donne ad applicare in posizioni manageriali nello shipping, guarda ai loro diritti e punta alla formazione. Oggi la Women ‘s International Shipping & Trading Association (WISTA) conta più di 3.000 membri in 45 paesi, e continua a crescere ogni anno di piu’ grazie all’impegno preso.
Tra i valori enunciati e sottoscritti punto per punto con grande forza, si legge: “Mi impegno ad abbracciare la diversità e a non contribuire agli stereotipi di genere, razza, etnia ed età. Mi impegno a valutare ogni candidato in modo equo in base alle sue prestazioni ed esperienze, in sede di assunzione o promozione; A uomini e donne mi impegno a riconoscere pari stipendio per lo stesso lavoro; Mi impegno ad incoraggiare i panel, in occasione di conferenze e seminari, ad avere una rappresentanza proporzionale di donne, e aiutare a trovare donne qualificate a partecipare”. Ci sono prove concrete su come puntare sulle donne sia il modo più efficace per sollevare comunità, aziende e persino paesi.
I paesi con una maggiore parità di genere hanno una migliore crescita economica. Alcuni esempi sono di alcune compagnie di navigazione che stanno gia’ facendo progressi grazie alla diversità. Celebrity Cruises ha aumentato il numero di donne nella loro forza lavoro dal 3% al 22% in quattro anni. Stena Line ha fissato l’obiettivo per una forza lavoro diversificata, firmando il Women in Maritime Pledge della Maritime UK. Cargill è entrata a far parte di Paradigm for Parity, un’organizzazione di aziende impegnate a raggiungere la parità di genere su tutti i livelli di leadership aziendale, entro il 2030.
L’evidenza è chiara: uguaglianza per le donne significa progresso per tutti.