I nuovi scenari marittimi del Mediterraneo: Opportunità di sviluppo per l’Emilia-Romagna

Evento della Direzione Regionale Emilia-Romagna e Marche di Intesa Sanpaolo e dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico centro settentrionale

-L’economia del mare in Emilia-Romagna produce 3,4 miliardi di euro di valore aggiunto pari al 7% del totale nazionale.

-L’import export marittimo traina l’economia della regione: oltre 26 miliardi di euro pari al 37% del totale interscambio di cui 9 mld. in import e 17,1 mld in export.

-Una filiera importante e strategica: in Emilia-Romagna sono presenti oltre 10.400 imprese attive nella e nella portualità, pari al 9,6% delle imprese logistiche nazionali, che occupano circa 91 mila persone.

-Reazione importante dei traffici del porto alla pandemia; il periodo gennaio‐maggio 2021 ha visto una movimentazione complessiva pari a quasi 10,6 milioni di tonnellate, con un rimbalzo del 18,7% (oltre 1,6 milioni di tonnellate in più) rispetto allo stesso periodo del 2020, ed il progressivo avvicinamento ai volumi del 2019 ante pandemia.

-Ravenna si conferma lo scalo leader in Italia per le rinfuse solide con 9,4 milioni di tonnellate.

-Aspetti critici del sistema logistico: resa Ex works ancora troppo diffusa ed utilizzata da circa il 60% delle imprese manifatturiere; ancora da migliorare l’intermodalità utilizzata per circa il 35% delle aziende.

-Digitalizzazione, sostenibilità, zone logistiche semplificate e investimenti infrastrutturali fondamentali per il raggiungimento degli obiettivi del PNRR che prevede 3,8 miliardi di euro per il sistema portuale italiano.

Ravenna– Il settore marittimo è strategico per le relazioni internazionali dell’Italia e costituisce un importante fattore in termini di competitività e sostenibilità. Il porto rappresenta quindi un driver per raggiungere nuovi mercati di sbocco e uno snodo attraverso il quale innestare nuove scelte strategiche delle imprese.

Dalle analisi geo-statistiche di , Centro Studi del Gruppo Intesa Sanpaolo e dal Rapporto 2021 Italian Maritime Economy, è nato un partecipato confronto con l’Autorità del Sistema portuale dell’Adriatico centro-settentrionale per cogliere le nuove opportunità che provengono dalle risorse del PNRR.

L’evento, è stato aperto da Michele De Pascale, Sindaco di Ravenna e Cristina Balbo, Direttore Regionale Emilia-Romagna e Marche Intesa Sanpaolo.

A seguire Massimo Deandreis, Direttore Generale SRM Centro Studi Gruppo Intesa Sanpaolo, e Alessandro Panaro, Responsabile Maritime & Energy SRM Gruppo Intesa Sanpaolo, hanno presentato il “Rapporto 2021 Italian Maritime Economy”.

Dati e riflessioni sulle quali hanno preso avvio le riflessioni della tavola rotonda sul tema “Le strategie delle infrastrutture e delle imprese” cui hanno preso parte Eugenio Grimaldi, Executive Manager , Guido Ottolenghi, Direttore Generale e Amministratore Delegato La Petrolifera Italo Rumena, Riccardo Sabadini, Presidente Gruppo SAPIR, Marco Spinedi, Presidente Interporto di Bologna.

Conclusioni affidate a Daniele Rossi, Presidente Autorità di Sistema Portuale del Centro Settentrionale. A moderare l’incontro il giornalista Lorenzo Tazzari.

Cristina Balbo, Direttrice regionale Emilia-Romagna e Marche di Intesa Sanpaolo: “La portualità e la logistica hanno rappresentato anche durante la pandemia uno dei cardini dello sviluppo del nostro Paese. La cosiddetta economia del mare produce in Emilia-Romagna 3,4 miliardi di valore aggiunto e vanta la presenza di oltre 10mila imprese logistiche e portuali, la terza in Italia per numero di aziende, dando occupazione ad oltre 90 mila persone. Numeri che fanno capire quanto possa e debba essere un valore da preservare e da rilanciare. Il assicura al territorio proiezione internazionale e connessioni con il mondo, grazie ad esso le imprese raggiungono i mercati esteri più diversi. Come prima banca italiana, con una presenza importante e radicata nel territorio, siamo impegnati in prima linea nel supportare e sostenere la ripartenza. Dopo gli interventi nella prima fase della crisi, stiamo lavorando per la fase successiva dove occorre guardare agli aspetti strutturali che toccano il sistema delle imprese, il loro rafforzamento dimensionale e la loro collocazione nelle supply chain che sembrano destinate a riorganizzarsi gradualmente su scala più regionale, per noi euro-mediterranea. Intesa Sanpaolo sostiene il settore della logistica poiché rappresenta un asset fondamentale per la competitività presente e futura dell’Italia e, nel caso specifico al centro dei lavori di oggi, di Ravenna e dell’Emilia-Romagna”.

Massimo Deandreis, Direttore generale SRM: “La pandemia ha accelerato alcuni cambiamenti che erano già in atto e l’economia marittima è lo specchio di tutto questo con un Mediterraneo che sta trasformandosi da mare di transito a mare di competizione. Il nostro Rapporto analizza i principali fatti e i numeri più importanti che hanno caratterizzato il 2020-2021: blocco del Canale di Suez, rotte cancellate, rialzi record dei noli, porti congestionati e tanto altro. E’ quindi fondamentale monitorare con attenzione come i nostri porti vanno attrezzandosi e come intendono reagire a tutto questo. Oggi approfondiamo il sistema logistico dell’Emilia-Romagna che ha in Ravenna un porto strategico per il nostro Paese, basti solo pensare che le imprese della regione generano oltre 26 miliardi di import-export via mare e che questo rappresenta il 37% dell’interscambio totale del territorio. Accrescere la competitività e l’efficienza del porto e attirare i traffici deve restare un imperativo strategico specie in questo momento storico in cui il nostro Paese ha davanti la grande sfida del PNRR, risorse da utilizzare presto e con qualità e con una visione sostenibile e proiettata alla digitalizzazione”.

Daniele Rossi, Presidente Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centro Settentrionale: “Anche il Porto di Ravenna ha risentito della pandemia ma, lavorando per accelerare tutte le progettualità in corso – digitalizzazione, efficientamento energetico e transizione ecologica, sviluppo dell’intermodalità, investimenti sulla rete ferroviaria e stradale – che servono a creare le condizioni diventare quel nuovo ed importante snodo della logistica nazionale e centroeuropea che è previsto nel Piano Regionale Integrato dei Trasporti della . E’ stato approvato recentemente il Piano Operativo Triennale 2021-2023 che delinea gli obiettivi strategici di sviluppo delle attività portuali e logistiche dei prossimi anni. Un programma di attività il cui valore economico complessivo ammonta a quasi 1,5 miliardi di euro, di cui oltre 800 milioni di euro (molti dei quali già finanziati) in carico all’Autorità Portuale. Questo è il modo migliore per reagire alla crisi e i dati di traffico ci mostrano già positivi segnali di ripresa che fanno confidare in una inversione del trend negativo che ha caratterizzato il periodo pandemico.”

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