Roma– La produzione di aerei ad uso commerciale rimane in fase di espansione, con proiezioni di crescita del 2,5% all’anno fino al 2034. A dirlo è l’ultimo report “Aviation Fleet Forecast 2024-34” di Oliver Wyman, società di consulenza strategica globale che fa capo a Marsh McLennan (NYSE: MMC), presentato nella giornata di ieri in un evento a Roma.
La ricerca analizza i principali trend e le maggiori opportunità di crescita del settore dell’aviazione civile e della difesa. La prima ha superato i livelli pre-Covid e continuerà ad espandersi, sebbene a un tasso inferiore rispetto agli ultimi anni, mentre la seconda sta registrando performance molto più sostenute, trainate dall’aumento delle spese governative nel settore in risposta alle crescenti tensioni geopolitiche in tutto il mondo. Il report stima poi un aumento delle partnership internazionali volte a costruire sistemi sempre più innovativi, integrati, e complessi.
Alcuni trend chiave emersi dallo studio:
Aviazione civile: il mercato è tornato ampiamente ai valori pre-covid in termini di traffico passeggeri; la contestuale carenza di capacità ha provocato un aumento dei prezzi. Nel medio termine questo effetto potrebbe attenuarsi vista la nuova capacità attualmente in produzione sia di Airbus che di Boeing ed il contestuale rallentamento atteso nell’uscita dal servizio delle flotte esistenti (-15% rispetto alle stime sul 2030). Complessivamente la crescita del settore si conferma stabile e solida soprattutto in India e Medio Oriente che prospettano tassi di crescita superiori alla Cina ed ai paesi Occidentali.
Difesa: le partnership nel settore della difesa stanno acquisendo una rilevanza vitale sia per le aziende, sia per i governi. L’Italia sta confermando una posizione strategica importante su alcune piattaforme next gen che dovrebbero generare ricadute positive di lungo periodo (economiche, industriali, sociali) sull’intero sistema paese.
Aeroporti: gli aeroporti stanno diventando sempre più il centro di ecosistemi complessi che coinvolgono le aerolinee, gli operatori di terra, i servizi di mobilità (taxi, bus, treni, etc.), ma anche i produttori di energia, le istituzioni finanziarie e i governi. Per rispettare gli obiettivi di sostenibilità, l’aeroporto del futuro dovrà essere capace di dialogare con tutti i player citati e sviluppare soluzioni integrate di efficienza energetica, per un valore 5 trilioni di dollari per raggiungere le zero emissioni nette.
Roberto Scaramella, Partner di Oliver Wyman, ha dichiarato: “Il Fleet forecast di Oliver Wyman conferma una stima positiva nella produzione di velivoli per il prossimo decennio, la richiesta di nuovi aerei potrebbe ulteriormente crescere a fronte di una riduzione dei tassi di inflazione e dei prezzi. Il mercato mondiale del settore aerospaziale si conferma essere un traino importante per l’economia, in particolare in Italia, dato che la forza tecnologica e lo sviluppo della filiera nel nostro Paese sono un elemento differenziante, che consente alle nostre aziende di svolgere un ruolo determinante nei principali programmi del futuro nei modelli ad ala fissa, ad ala rotante e nello spazio.”
Federico Ucci, partner di Oliver Wyman, ha aggiunto: “La spinta ad uno sviluppo sostenibile per il settore aerospaziale sta trasformando rapidamente i servizi alla mobilità offerti da aeroporti ed aerolinee. Gli investimenti sono volti non solo a ridurre le emissioni dirette di co2, ma anche a migliorare l’intermodalità e l’utilizzo di nuove tecnologie per semplificare l’esperienza di viaggio e, conseguentemente, l’efficienza energetica di tutto il comparto.”
Il Global Fleet and MRO Market Forecast 2024-2034 è disponibile per il download QUI