Trieste– È arrivato ieri sera il via libera del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e lo Sviluppo Sostenibile (CIPESS) per il finanziamento di 206,9 milioni di euro per la fase 1 della costruzione del futuro Molo VIII del porto di Trieste. Per il commissario straordinario dei porti di Trieste e Monfalcone Vittorio Torbianelli si tratta di “ un passaggio di grande valore per il nostro porto”.
“In questo momento – continua Torbianelli – un ringraziamento va al Governo, nelle persone del ministro Salvini e del vice ministro Rixi oltre al presidente della Regione FVG Fedriga e a tutte le autorità locali che hanno supportato il risultato. Un pensiero di gratitudine va anche a Zeno D’Agostino e a chi ormai diversi anni fa aveva lanciato un piano regolatore proiettato al futuro, creando le premesse affinché potesse accadere tutto questo.” Torbianelli rimarca inoltre il valore di “un progetto che, dopo quelli del PNC/PNRR, vede il nostro sistema portuale ulteriormente riconosciuto da parte del Governo come area strategica per lo sviluppo del ruolo dell’Italia nel contesto della portualità europea, valorizzando il modello Trieste basato sui concetti di collaborazione fra pubblico e privato, di piena integrazione sostenibile fra mare e sistema ferroviario/intermodale”.
Va ricordato che in data 31.07.2023 le società ICOP S.p.A., HHLA PLT Italy s.r.l. e Logistica Giuliana S.r.l. avevano inviato all’Autorità di Sistema Portuale una proposta di partenariato pubblico privato (PPP) per la realizzazione di un terminale marittimo contenitori nello scalo giuliano, richiedendo, al contempo, una dichiarazione di interesse pubblico per l’opera.
Il piano di fattibilità tecnico-economica presentato dal proponente, nella prima fase del Molo VIII prevede un grande nuovo terminal dedicato alle merci containerizzate (già programmato dal Piano Regolatore Portuale vigente approvato nel 2016), la cui realizzazione costituisce il principale obiettivo di crescita del porto di Trieste, in quanto opera funzionale a garantire lo sviluppo dei traffici e in grado di servire un’importante ambito dell’Europa centro-orientale.
Il progetto è stato concepito per consentire la futura crescita del terminal, costituendo una fase preparatoria per il raggiungimento della globale infrastruttura marittima del Molo VIII, con una capacità totale di 1,6 milioni di TEU/anno, svolgendo così un ruolo fondamentale nello sviluppo dell’accesso marittimo all’Europa del Sud.
Il PPP presuppone la stipula di un contratto a lungo termine che assume un costo dell’intervento di 315 milioni di euro, di cui 206,9 mln coperti dalla parte pubblica e la quota rimanente dalla parte privata.
Nella riunione di ieri il CIPESS ha espresso il proprio parere circa la convenienza e fattibilità del ricorso al PPP (ex art. 175, comma 3, del d.lgs. n. 36/2023). Tale parere è propedeutico al decreto di finanziamento della parte pubblica dell’opera da parte del Ministero Infrastrutture e Trasporti, che emanerà un apposito decreto in tal senso.