Bandita la gara per la fornitura di manodopera portuale anche negli scali dell’Adriatico Meridionale

Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico meridionale

A Venezia, grazie alla mediazione del presidente dell’AdSPMAS Fulvio Di Blasio, è partita la prodedura per individuare il nuovo fornitore di manodopera temporanea a terminalisti e imprese portuale. Anche ieri, è partita la procedura analoga da parte dell’AdSP del Mare Adriatico meridionale

Bari. L’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico meridionale ha pubblicato il bando per l’avvio delle procedure di gara per l’individuazione della/e società di lavoro temporaneo portuale a norma dell‘art. 17 comma 2 della legge 84/94 alla fornitura di lavoro temporaneo per la durata di anni 8 (otto), con possibilità di eventuale estensione per ulteriori anni 1 (uno) nei porti del Sistema Portuale del Mare Adriatico meridionale (Bari, Brindisi, Manfredonia e Barletta).

Bando da 33 milioni di euro su quattro lotti e con procedura per l’individuazione delle imprese autorizzate alla fornitura di lavoro portuale temporaneo nell’ambito dei porti di Bari (Lotto I), Brindisi (Lotto II), Manfredonia (Lotto III) e Barletta (Lotto IV), ai sensi dell’art. 17, comma 2 Legge n. 84 del 1994.

Nella relazione allegata al bando si legge: “La fornitura di lavoro temporaneo nei porti trova la propria disciplina normativa nel corpo dell’art. 17 della Legge 28.01.1994, n. 84 e ss.mm.ii.. L’istituto, nato a seguito della stessa riforma portuale che sancì, in fase di prima applicazione della riforma, l’obbligo per le ex Compagnie e i Gruppi portuali di trasformarsi, da un verso, in una società per l’espletamento delle operazioni portuali in regime di concorrenza, come definite dall’art. 16 della medesima legge, e dall’altro, nella costituzione di una società o cooperativa autorizzata alla fornitura di lavoro temporaneo nei porti in favore delle imprese portuali ex art. 16, ha previsto quale assetto definitivo, la necessità di procedere alla individuazione, a seguito di procedura di gara a rilevanza comunitaria, di una specifica società da autorizzare, a cura delle Autorità portuali (oggi AdSP) e/o delle Autorità marittime, per la fornitura di mere prestazioni di lavoro in favore delle imprese portuali”.

L’Ordinanza n.12 del 6-6-2024 a firma del presidente dell’AdSPMAM (allora Prof Avv. Ugo Patroni Griffi) ha istituito il “Regolamento per la fornitura di lavoro temporaneo nei porti ricadenti nella circorscrizione dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adroiatico Meridionale”.

Nel Regolamento, sono definite le cd ‘opeerazioni portuali: il carico, lo scarico, il trasbordo, il deposito, il movimento in genere delle merci e di ogni altro materiale, svolti in ambito portuale, come definite dall’art. 16 della legge sulla portualità italiana.

Mentre per ‘servizi portuali’ si deve intendere quelle attività imprenditoriali per prestazioni specialistiche, complementari ed accessorie al ciclo delle operazioni portuali (comma 1 art. 2 D.M. 132/01). In merito, le prestazioni di lavoro temporaneo sono quelle rese da uno o più lavoratori temporanei sotto il controllo, organizzazione e direzione dell’impresa utilizzatrice (diversa da impresa fornitrice art. 17, comma 2 della Legge) con autorizzazione rilasciata sempre dall’Autorità (imprese ex artt. 16, 18 della Legge 84/94).

Nel bando è previsto “la possibilità per l’impresa portuale utilizzazatrice, nel caso in cui in un porto non sia presente l’impresa autorizzata – art. 17- ovvero la richiesta delle imprese utilizzatrici non possa essere soddisfatta dalla società fornitrice del porto interessato, di fare richiesta all’impresa fornitrice di uno degli altri porti del Sistema”.
Attualmente le società ex art. 17 che forniscono lavoro temporaneo nei porti del Sistema Portuale dell’Adriatico meridionale sono: Bari: Nazario Sauro Soc. coop. a r.l.; Brindisi: Briamo Soc. coop. a r.l.; Manfredonia: Coop. Servizi Portuali Cardinale Orsini s.c.p.a.; Barletta: Compagnia Unica Lavoratori Portuali Soc.coop.

Tutte queste società operano attualmente in regime di prorogatio delle autorizzazioni possedute e ciò al fine di consentire a ll’Autorità di emanare la nuova procedura di gara, uniformando i tempi di decorrenza delle autorizzazioni e la scadenza delle stesse.

Dalla documentazione allegata al bando, si apprende che il fatturato medio annuo delle società attualmente concessionarie nel periodo 2020-2023 è stato di 1,28 milioni di euro per la cooperativa Nazario Sauro di Bari, 1,08 milioni per la cooperativa Briamo di Brindisi, 1,22 milioni per la cooperativa Servizi Portuali Cardinale Orsini di Manfredonia e 0,55 milioni per la Compagnia Unica Lavoratori Portuali di Barletta.Trend che secondo l’AdSPMAM dovrebbe restare costante almeno per il primo anno di attività.

Si sottolinea che l’impresa fornitrice di manodopera temporanea, aggiudicataria della procedura di gara per il porto di riferimento, deve mantenere per il primo anno di attività un organico di: – Porto di Bari: 23 dipendenti (o soci lavoratori se l’impresa è una società cooperativa), di cui almeno 21 lavoratori portuali temporanei da avviare presso le imprese utilizzatrici; – Porto di Brindisi: 16 dipendenti (o soci lavoratori se l’impresa è una società cooperativa), tutti da avviare presso le imprese utilizzatrici; – Porto di Manfredonia: 16 dipendenti (o soci lavoratori se l’impresa è una società cooperativa), tutti da avviare presso le imprese utilizzatrici; – Porto di Barletta: 5 dipendenti (o soci lavoratori se l’impresa è una società cooperativa), tutti da avviare presso le imprese utilizzatrici.

Si tratta degli organici attualmente in forza alle società ex art. 17 che operano nei quattro porti ove è presente la società di fornitura di lavoro temporaneo, con l’eccezione del porto di Barletta dove è stata valutata come sussistente – in forza delle indicazioni ministeriali – la congruità di un organico di 5 lavoratori, rispetto ai 9 allo stato in forza alla società operante in quel porto .