A Venezia ora scioperano anche i dipendenti dell’AdSPMAS

AdSPMAS1

(Foto archivio AdSPMAS)

Dipendenti dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale denunciano il persistente ‘disagio lavorativo’ e proclamano lo sciopero per il prossimo 25 ottobre

Venezia. “Si comunica che l’Assemblea dei lavoratori e delle lavoratrici dell’AdSPMAS, considerato il persistere della situazione di disagio lavorativo, culminata nel grave episodio dello scorso venerdì, ha deciso lo sciopero per il giorno 25 ottobre 2024 (intera turnazione), per rappresentare la sfiducia dei dipendenti dell’AdSPMAS nei confronti dei vertici dell’Amministrazione, e per ribadire il diritto a lavorare in un ambiente in cui siano garantiti salute e sicurezza”, si legge in una nota diramata dalle segreterie provinciali veneziane delle sigle confederali. In sostanza chiedono le dimissioni del presidente dell’Autorità Portuale, Fulvio Lino Di Blasio, e del segretario generale Antonella Scardino.

Il “grave episodio” evidenziato nella nota riguarda la lite – dalle cause ancora ignote – verificatasi sul finire della scorsa settimana fra il presidente Fulvio Lino Di Blasio e una funzionaria dell’Adsp; entrambi hanno accusato un malore e hanno dovuto esser trasportati all’ospedale in ambulanza. Ignote le cause della lite.

Intanto, nello scalo prosegue – da una settimana – lo sciopero dei portuali della NCLP, proclamato da Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti per chiedere all’Autorità di Sistema Portuale di Venezia il ritiro del bando di aggiudicazione del servizio di fornitura di manodopera temporanea.

Il fronte dei portuali si allarga in Italia, con il sostegno ai 120 lavoratori di Venezia da parte dei colleghi di Monfalcone, Trieste, Ravenna, Napoli e Genova.

Da sottolineare che i lavoratori dei terminal continuano a caricare e scaricare le merci, ma lo sciopero ad oltranza della Cooperativa Lavoratori Portuali inizia a danneggiare pesantemente le aziende che operano nel porto di Venezia. I portuali veneziani vogliano mantenere la cooperativa e lo scontro verte sulla difesa dei loro diritti; mentre nel porto di Trieste è stata istituita una agenzia.