Continua a passo spedito l’azione dell’Autorità di Sistema portuale dei mari Tirreno meridionale e Ionio nel portare avanti il programma che cambierà il volto del porto di Crotone, ampliandone i servizi e le sue funzionalità.
Dopo i lavori di demolizione dei ruderi presenti nell’area Ex Sensi, si è proceduto ad avviare l’iter per la relativa riqualificazione ambientale, la cui definizione è attualmente in corso di conferenza dei servizi.
L’attività di bonifica dovrà essere portata a termine dalla ditta Meridionale Petroli srl che, in base a quanto stabilito dalla normativa vigente in materia, dopo aver inquinato dovrà, a sue spese, procedere al ripristino dei luoghi.
Per agire celermente, nel contempo, si sta quindi procedendo a mettere nero su bianco la progettazione della realizzazione di un centro polifunzionale, con l’obiettivo di rigenerare un’area fortemente degradata e incrementare così le funzioni e i servizi offerti dallo scalo portuale di Crotone.
Si tratta di un percorso che ha visto l’Ente, guidato dal presidente Andrea Agostinelli, procedere spedito con l’intento superiore di superare ogni ostacolo, compreso anche quello rappresentato dal ricorso, presentato da una ditta concorrente alla gara pubblica di aggiudicazione della progettazione, avverso la decisione dell’Autorità di Sistema portuale.
Lo scorso luglio, il Tribunale amministrativo regionale per la Calabria, sezione staccata di Reggio Calabria, nel rigettare il ricorso, ha dato ragione all’Ente.
A fine settembre, quindi, è stato affidato alla ditta Atelier(S) Alfonso Femia srl, in qualità di capo gruppo del Raggruppamento temporaneo di imprese costituito ad hoc, il servizio di ingegneria e architettura di redazione del progetto di fattibilità tecnico economica, comprensivo del piano di sicurezza e di coordinamento.
Il termine definito per la consegna degli elaborati progettuali è stato fissato in 70 giorni naturali e consecutivi dalla firma del contratto, per un valore economico di 377.000 euro, oltre gli oneri assistenziali e previdenziali.
La progettazione dovrà essere improntata a principi di sostenibilità ambientale e di massima manutenibilità, durabilità dei materiali e dei componenti, per garantire il massimo livello di sicurezza sismica e tecnologica, nonché di qualità e tutela ambientale.
In particolare, l’intervento da progettare, che avrà un valore complessivo di dieci milioni di euro, si concretizzerà nella costruzione di un nuovo immobile, finalizzato alla realizzazione della sede amministrativa e operativa periferica dell’Autorità di Sistema portuale e della Stazione Marittima. Successivamente, ad opera conclusa, l’infrastruttura sarà in grado di fornire anche servizi di valore aggiunto per la logistica portuale e per le attività turistico – ricettive di alta qualità.
L’attuale progettazione di rigenerazione ambientale di questa area si coordina, anche, con l’attività di riqualificazione del Porto Vecchio, di cui riprenderà i tratti architettonici caratteristici, al fine di sviluppare un complessivo programma di rinascita e rivalutazione dell’intera infrastruttura portuale cittadina.