Dopo oltre un anno di lavoro intenso, ad un’altezza di 32 metri, l’artista internazionale Guido van Helten consegna al porto e alla città il suo capolavoro iconografico. Un intervento destinato ad accrescere l’appeal di tutto il territorio.
Questa mattina, nella sala Comitato dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM), si è svolta una conferenza stampa nel corso della quale il commissario straordinario, Contrammiraglio Vincenzo Leone, il direttore generale del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia, Aldo Patruno, e il noto artista australiano, Guido van Helten hanno presentato la conclusione dell’opera di riqualificazione e di valorizzazione delle strutture di stoccaggio presenti in porto, i silos.
Alla conferenza stampa erano presenti l’ex presidente di AdSPMAM, Ugo Patroni Griffi, che ha fortemente voluto e avviato l’opera; l’assessore alla Cultura del Comune di Bari, Paola Romano e Davide Campanile, amministratore unico dell’impresa Silos Granari della Sicilia S.r.l.- Gruppo Casillo, società concessionaria dei silos.
Dopo oltre un anno di lavoro, effettuato anche a 32 metri di altezza sui 16 silos, l’enorme affresco monumentale è stato completato e consegnato al porto e alla città.
Nel corso della conferenza stampa l’artista ha mostrato immagini suggestive e rappresentative. L’effetto finale è stupefacente: anche da molto lontano è possibile ammirare i volti e i gesti impressi sul murales, immagini che hanno la capacità di raccontare la storia millenaria di Bari e che da oggi caratterizzano ulteriormente la città; regalando al territorio un capolavoro visivo senza precedenti.
L’iniziativa, fortemente voluta dall’Ente portuale e supportata dal Comune di Bari, rientra nell’ambito di un Accordo di collaborazione stipulato tra AdSPMAM e l’Agenzia Regionale del Turismo Pugliapromozione con l’obiettivo di contribuire alla valorizzazione, promozione e comunicazione del territorio e del suo patrimonio materiale e immateriale, attraverso un’opera artistica di rigenerazione urbana che sarà espressione dei valori legati all’identità regionale e alla memoria collettiva. Valori intesi come elementi costitutivi del brand Puglia.
“Siamo difronte ad un’opera di portata straordinaria, la cui imponenza e unicità avranno un impatto significativo sul rafforzamento dell’appeal turistico della città- commenta il contramm. Vincenzo Leone. Il porto, tradizionalmente crocevia commerciale e turistico, diventerà anche un punto di riferimento artistico e culturale di grande rilevanza. La millenaria storia di Bari è stata tratteggiata con immagini gigantesche, suggestive ed eloquenti, in grado di raccontare le radici di una cultura da sempre strettamente legata al mare. Non abbiamo lesinato sforzi o risorse per donare alla città un’opera d’arte che fungerà anche da potente attrattore, in grado di catalizzare nuove energie per fare del porto un polo di attrazione turistico e artistico di portata internazionale”.
“Prosegue ai massimi livelli l’operazione di valorizzazione e promozione del Territorio Pugliese tramite l’Arte, in tutte le variegate forme ed espressioni attraverso le quali si esprime e giunge direttamente alla testa e al cuore del pubblico- commenta Aldo Patruno. Nel caso di Guido van Helten e dei silos granari al porto di Bari, questa operazione raggiunge livelli eclatanti e può davvero costituire, nell’immaginario collettivo, il legame più immediato tra il Porto e la Città”.
“Ringraziamo l’artista per aver voluto portare avanti un importante lavoro di ricerca sul culto nicolaiano e sulle emozioni che animano la città vecchia- commenta l’assessore Paola Romano. La sua opera contribuisce all’apertura del porto alla città e si inserisce in una strategia più ampia di arte pubblica della città di Bari che vorremo portare avanti nei prossimi anni. Sarà molto bello per i tanti che transitano nel nostro porto poter associare la città di Bari a quei volti emozionati e portare con sé le radici profonde di un culto candideremo a Patrimonio Unesco. Un ringraziamento particolare va al prof. Ugo Patroni Griffi che ha fortemente voluto la realizzazione di questa meravigliosa opera d’arte e a tutte le Istituzioni che hanno contribuito alla sua realizzazione”.
“L’arte contemporanea potrà contribuire a caratterizzare l’attrattività della Puglia e noi continueremo a lavorare in sinergia con chi condivide la nostra visione – dice Luca Scandale. L’opera dell’artista australiano Guido van Helten propone con grande sensibilità i volti, le tradizioni ed anche lo sguardo rivolto al domani del nostro territorio. Non si tratta di un’iniziativa isolata per Pugliapromozione, dato che abbiamo già avviato una serie di attività fra le quali la Fashion Week di Milano che sta per iniziare, in aggiunta a varie mostre di artisti internazionali che in Puglia sanno di trovare un punto di riferimento, con una rinnovata offerta artistica e culturale”.
“Dedico l’opera a tutti i baresi, alla loro umanità, a questa splendida città in cui ho lavorato a lungo e che mi ha fatto sentire a casa- commenta Guido van Helten. L’opera dei Silos vuole offrire al mondo una versione contemporanea della figura di San Nicola, ispirata dalla grande tradizione pittorica che ne ha raccontato le gesta. Una rappresentazione che coinvolge i lavoratori del porto e la straordinaria gente di Bari”.
L’opera rappresenta la conclusione di un lungo e articolato percorso di interazione che l’artista aveva intrapreso con la comunità e con il territorio, percorso finalizzato a comprendere e assimilare gli elementi più distintivi e intimi della città, in particolare della città vecchia, ossia quella più strettamente legata al porto.
Van Helten si era immerso in prima persona nel territorio, per conoscere e studiare le persone che lo caratterizzano, non solo a Bari ma anche a Durazzo (Albania).
Per completare la ricerca, l’artista dopo aver compiuto un viaggio a Myra, in Turchia, nel maggio 2023 aveva sperimentato e fotografato la festa di San Nicola.
L’arte urbana sui silos portuali si configura come un catalizzatore di trasformazione territoriale, in grado di innescare un effetto positivo sull’economia locale e di amplificare l’appeal della regione. La sinergia tra espressione artistica e infrastrutture portuali non solo ridefinisce l’aspetto visivo delle aree coinvolte, ma incarna un nuovo paradigma di sviluppo urbano, in cui la fusione tra creatività e innovazione si intreccia con la funzionalità e la praticità dell’ambiente circostante.
L’opera di allestimento e di riqualificazione di tutta l’area portuale non termina quì. Presente alla conferenza stampa, infatti, il liceo Artistico “Federico II Stupor Mundi” di Corato che, proprio oggi, ha presentato un progetto di realizzazione di un murales sul tema del Mediterraneo come luogo di incontro e di coesistenza dei popoli che vi si affacciano.