ARRIVATE A GIOIA TAURO 18 NUONE STRADDLE CARRIERS

STRADDLE CARRIERS (1)

PORTO DI GIOIA TAURO, CONTINUA IL PROGRAMMA DI INVESTIMENTO DI MCT

Alte performances e sostenibilità ambientale sono gli elementi posti alla base della politica di sviluppo e rinnovamento dell'equipment del porto di Gioia Tauro, già tracciato in occasione dell'acquisizione del terminal container da parte di Terminal Investment Limited (TIL), società controllata da MSC di Gianluigi Aponte.
Dopo il rinnovo del parco gru, con l'acquisto di sei gantry cranes, le prime tre a novembre del 2019 mentre le altre nel febbraio del 2023, arricchite da un ulteriore e importante rinnovo del parco macchine, ieri sono giunte in porto 18 straddle carriers ibride, alimentate a diesel ed elettriche.

Prodotte in Svezia dalla società Kalmar rispondono all'esigenza di dotare lo scalo portuale di Gioia Tauro di mezzi sempre più all'avanguardia, al fine di garantire la continua evoluzione tecnologica che va di pari passo con la crescita dei volumi.
A confermare la volontà di MCT di far crescere ulteriormente lo scalo gioiese sono gli ottimi risultati raggiunti nei primi sette mesi dell'anno: il terminal MCT ha, infatti, movimentato circa 2 milioni e trecento mila teus, raggiungendo un incremento dei traffici portuali del 11,9 percento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Soddisfazione è stata manifestata dal presidente dell'Autorità di Sistema portuale dei mari Tirreno meridionale e Ionio, Andrea Agostinelli, che ha evidenziato quanto “l'equipment sia fondamentale per lo sviluppo dell'operatività portuale. Il terminalista MCT – ha aggiunto Agostinelli – sta rispettando il piano di investimenti presentato in occasione del suo insediamento. Oggi, con l'approdo di 18 straddle carriers, che a breve saranno seguite dall'arrivo in porto di ulteriori due gantry cranes di ultima generazione, vediamo concretizzarsi l'attenzione che la MedCenter Container Terminal ha rivolto e continua a rivolgere al nostro porto, in termini di sviluppo sostenibile e crescita dei volumi dello scalo portuale”.

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