Il settore delle costruzioni e riparazioni navali di Genova, insieme all’indotto che gli ruota intorno, traina la blue economy italiana e delinea occasioni di sviluppo socio-economico per la città e il territorio che vanno messe a frutto attraverso una pianificazione strategica degli spazi che traguarda il futuro, interventi infrastrutturali che gettino basi sicure per l’evoluzione del comparto, il sodalizio tra Porto e Città e infine una comunione di intenti tra istituzioni pubbliche e privati per canalizzare e attrarre investimenti là dove possono generare valore reale per i cittadini, il territorio e le imprese.
Queste le evidenze e le sfide, già in parte affrontate dai Ports of Genoa, emerse nel corso degli Stati Generali della navalmeccanica, momento di confronto tra le istituzioni e le imprese che si è tenuto nella mattinata di lunedì 19 febbraio nella Sala del Capitano a Palazzo San Giorgio.
Tra gli ospiti, il viceministro alle Infrastrutture e Trasporti Edoardo Rixi, ha confermato la valenza strategica di carattere nazionale rivestita dalla cantieristica navale del porto di Genova. Paolo Piacenza, commissario straordinario dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale, nel suo intervento ha ribadito che i Ports of Genoa sono il primo porto italiano e tra i primi nel Mediterraneo non solo per il traffico merci e i passeggeri, ma anche per l’altissima qualità della sua industria navalmeccanica, competitiva a livello globale.
Anche i numeri dimostrano la rilevanza del comparto e della sua capacità di produrre valore reale e ricadute positive: oggi sono più di 6500 le persone occupate nel comparto per un impatto economico sul territorio stimato intorno ai 300 milioni di euro. Per questo l’AdSP ha stanziato oltre 30 milioni per la riqualificazione e il potenziamento dell’area delle riparazioni navali, ha già in atto una serie di interventi che traguardano lo sviluppo sostenibile del settore e, attraverso un confronto costante con gli operatori, sta lavorando al nuovo piano regolatore portuale.
L’intervento integrale del commissario Piacenza è visibile integralmente al seguente link: