Porti smart, il modello Livorno fa scuola in Italia

TPCS

Il Tuscan Port Community System () dell’) si allarga su scala nazionale.

A Livorno la rivoluzione digitale iniziata nel 2012 con la messa a punto dello strumento di gestione dei flussi informativi ha innescato un deciso cambiamento nelle modalità di condivisione dei dati tra gli attori coinvolti (terminal, caricatori, spedizionieri, uffici istituzionali, autotrasportatori, agenti marittimi), favorendo la riduzione sostanziale dei tempi e l’efficientamento delle operazioni di importazione ed esportazione della merce.

A distanza di undici anni dalla sua adozione, e dopo i positivi risultati raggiunti nel tempo, questo modello valica per la prima volta i confini locali, sbarcando in Sardegna e Campania. Lo hanno stabilito l’ADSP MTS e le AdSP del Mar di Sardegna e del Mar Tirreno Centrale, in due appositi accordi firmati nei giorni scorsi.

In base a questi accordi il TPCS toscano verrà messo a disposizione dei porti sardi di Cagliari, Olbia, Golfo Aranci, Porto Torres, Oristano, Santa Teresa, Portovesme e Arbatax e di quelli campani di Napoli, Salerno e Castellamare di Stabia.

“Esportare il TPCS in due importanti realtà come quelle dei porti del Mar Tirreno Centrale e del Mare di Sardegna è un grande risultato per la nostra Autorità di Sistema” afferma il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale, Luciano Guerrieri, che aggiunge: “Si tratta di una soddisfazione non solo per noi, ma anche e soprattutto per il nostro Porto e per i suoi operatori, che da sempre sono parte attiva nell’evoluzione di questa fondamentale piattaforma”.

Per il segretario generale dell’AdSP, Matteo Paroli, questi accordi testimoniano la bontà della scelta strategica effettuata dall’Autorità di Sistema. “Possiamo affermare con certezza che ad oggi il nostro PCS è considerato come uno dei modelli più avanzati a livello nazionale” dichiara, aggiungendo di voler continuare ad investire molto nello sviluppo del TPCS, attorno al quale si è andata formando una vera e propria comunità di utenti: “da anni lavoriamo a stretto contatto con tutti gli stakeholder interessati – prosegue -, non imponiamo soluzioni preconfezionate ma costruiamo con loro funzionalità e servizi a valore aggiunto. La vera sfida è quella di riuscire a tradurre in soluzioni digitali idee e richieste che siano realmente rispondenti alle reali esigenze operative”.

“Il Sistema dei porti sardi passa ufficialmente ad una nuova e più evoluta fase di digitalizzazione – spiega Massimo Deiana, Presidente dell’AdSP del Mare di Sardegna – Grazie alla proficua collaborazione con dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale, estesa, da oggi, anche a quella degli scali campani, adottiamo un sistema efficiente e collaudato di Port Community System che ci consentirà, una volta adeguato alle esigenze degli otto scali di competenza, di digitalizzare, semplificare e velocizzare ulteriormente lo scambio di dati ed informazioni cruciali per le attività e le operazioni portuali. Un processo indispensabile che avvicina ulteriormente l’AdSP al proprio cluster portuale di riferimento ed innalza il livello di competitività dei nostri otto porti sardi”.

Per il Presidente dell’AdSP del Tirreno Centrale, Andrea Annunziata, l’implementazione del PCS toscano nel Sistema Portuale della Campania «dimostra come la cooperazione digitale tra i sistemi portuali italiani sia un modello vincente, permettendo una maggiore uniformità delle procedure portuali a livello nazionale. Il PCS è riconosciuto come il metodo più avanzato di scambio di informazioni della comunità portuale nazionale. Ottimizza, gestisce, automatizza e rende più fluido l’import-export portuale tramite un unico invio di dati. L’adozione del prezioso PCS toscano incrementerà la competitività portuale dei porti di Napoli, Salerno e Castellammare di Stabia, rendendo più intelligente e sicuro lo scambio di informazioni tra ente pubblico e operatori portuali».