Il quadro della nautica da diporto delle Marche ad Ancona nel terzo Forum di Super Yacht 24, organizzato dall’Associazione Marche Yachting and Cruising in collaborazione con l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale
Con 200 aziende, oltre 3 mila lavoratori diretti e più di 10 mila indiretti la quarta regione in Italia per industria di navi e imbarcazioni
Ancona– Con oltre 200 aziende e 3.309 dipendenti, le Marche sono tra le regioni leader in Italia nella costruzione di navi e imbarcazioni. Il fatturato di questa industria ha superato 1 miliardo di euro nel 2022, trainato soprattutto dalle esportazioni che rappresentano oltre il 90% delle vendite, in prevalenza extra Ue. La fotografia del settore è stata presentata questa mattina nell’evento “Le Marche: la regione delle navi di lusso”, che si è svolto al Ridotto delle Muse di Ancona durante il terzo Forum di Super Yacht 24, quotidiano on-line specializzato nel settore della nautica, organizzato dall’Associazione Marche Yachting and Cruising in collaborazione con l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale.
È stata presentata la ricerca “Il cluster yachting & cruising nelle Marche” del gruppo di lavoro dell’Università Politecnica delle Marche del professor Donato Iacobucci con l’Associazione Marche Yachting and Cruising, illustrata dalla ricercatrice Valentina Giannini. Per numero di occupati diretti, le Marche sono la quarta regione in Italia, con l’11,3% degli oltre 31 mila dipendenti a livello nazionale. La quota lavoro, però, sale notevolmente con gli occupati dell’indotto del settore produttivo che superano i 10 mila. L’industria della nautica da diporto marchigiana copre il segmento yacht ed explorer entrambi per il 17%, il 67% riguarda altri prodotti. La specializzazione produttiva è ripartita fra grandi yacht di lusso (20-40 metri), super yacht (40-80 metri), manutenzione e refitting. Dalla ricerca Univpm emerge che la catena del valore dell’industria coinvolge largamente l’economia marchigiana: l’80% delle attività produttive è affidato a partner esterni, l’outsorcing è distribuito a fornitori che si trovano in prevalenza in Italia e nelle Marche.
Quattro le sfide che aspettano il settore al centro del confronto, con una sala del Ridotto al completo, coordinato da Nicola Capuzzo, giornalista di Super Yacht24. Il primo tema è l’innovazione che ha visto, nel periodo di programmazione europea 2014-2020, le imprese del cluster protagoniste di 30 progetti di ricerca realizzati con bandi regionali con un investimento totale di 19 milioni di euro di cui 9 milioni di risorse private. Un’altra sfida riguarda l’attenzione alla qualità e alla sostenibilità, con una sempre maggiore cura da parte del cluster verso questi fattori. Fondamentali, poi, per la crescita di yachting e cruising sono le risorse umane e la formazione così come la necessità di nuovi spazi per la nautica in ambito regionale.
Altro valore importante, ricordato dall’azienda MSA Yacht, è quello di 6.397 euro che rappresenta l’impatto economico totale diretto equivalente per presenza giornaliera di yacht dai 35 ai 50 metri e che si lega perfettamente alla richiesta di avere più approdi di navi da diporto nelle Marche.
Come dichiara l’Ing. Minossi: “L’Associazione Marche Yachting and Cruising è nata da due anni con lo scopo di dare voce unitaria del comparto nel dialogo con le istituzioni ed unificare gli sforzi sulla formazione e l’attrazione dei talenti; avere associati l’Autorità Portuale e l’Università Politecnica delle Marche ci aiuta molto su tali direttrici ed è anche un riconoscimento della volontà del settore di migliorarsi. Eventi come questi sono momenti di ampia condivisione che aiutano tutti soggetti a pianificare le prossime iniziative”.
“Una grande giornata per le Marche, che ci consente di aumentare la consapevolezza e la conoscenza del valore economico e sociale della nautica da diporto e delle sue potenzialità di sviluppo, con ricadute anche nel turismo – ha affermato Vincenzo Garofalo, Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale -. Quella di oggi è un’occasione importante per confrontarci, ognuno secondo le proprie responsabilità. Fra le strategie per il settore, c’è sicuramente quella di una maggiore attenzione da parte delle istituzioni. Noi per primi stiamo guardando alla nautica come un biglietto da visita di valore per le Marche, un’eccellenza e un’opportunità di lavoro per tante persone a cui dobbiamo destinare spazi adeguati alla crescita che si è sviluppata velocemente. Abbiamo inserito tale obiettivo nel Documento di programmazione strategica di sistema portuale e continueremo a lavorare nei Piani regolatori portuali, per dare una risposta positiva agli operatori”.
All’iniziativa “Le Marche: la regione delle navi di lusso” hanno portato il proprio contributo Daniele Silvetti, Sindaco del Comune di Ancona, il Contrammiraglio Donato De Carolis, Direttore Marittimo delle Marche, Gino Sabatini, Presidente Camera di Commercio delle Marche, e Andrea Maria Antonini, Assessore alle Attività produttive della Regione Marche. In una tavola rotonda, si è espressa la voce dei cantieri nautici che aderiscono all’Associazione Marche Yachting and Cruising di cui anche Univpm e Adsp sono soci.