LA DISPARITÀ DI GENERE È VIOLENZA
TARANTO– In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne (25 novembre 2023), la città portuale di Taranto apre un nuovo ponte di dialogo e riflessione, a fronte della volontà di donne, professionisti, enti e istituzioni del territorio che hanno individuato nelle tematiche di genere e di pari opportunità, un elemento su cui sviluppare azioni divulgative trasversali e congiunte, in grado di generare processi virtuosi di emancipazione culturale, sociale e professionale.
Nella storia dell’umanità, il tema della violenza sulle donne è stato percepito nella sua sempre urgente necessità di approfondimento divulgativo presso tutte le comunità, con l’obiettivo precipuo di raggiungere e sensibilizzare i cittadini di ogni genere, età e formazione, delineando, in ciascun ambito, l’opportunità di sviluppare una cultura cosciente dell’emancipazione, volta al superamento delle disuguaglianze.
Il contrasto e la prevenzione della violenza sulle donne, in tutte le sue modalità di manifestazione, rappresenta uno dei numerosi argomenti su cui acquisisce carattere di urgenza l’attivazione di tavoli e azioni di sistema che possano aggiungersi alle iniziative che gli Stati – e, quindi nei vari livelli territoriali, gli Enti, le Associazioni e le Imprese – hanno la responsabilità di sviluppare al fine di superare le inadeguatezze che risultano persistere, ad esempio, in materia di accesso al lavoro, al welfare e alla leadership, intesa come elemento di autorevolezza e influenza nell’ambiente lavorativo e, in senso più ampio, economico e sociale (in cui trova spazio anche il tema del gender-neutral language).
In tale contesto, a distanza di circa due mesi dalle recenti iniziative promosse rispettivamente dal Comitato Pari Opportunità dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili – ODCECTA (“L’Equo compenso” del 7 ottobre 2023) e dall’Autorità di Sistema di Sistema Portuale (AdSP) del Mar Ionio – Porto di Taranto (“BET WE CAN! Cerchio di donne che amano il mare” dell’8 ottobre 2023) i due Enti hanno condiviso la volontà di orientare e sensibilizzare il dialogo e l’engagement della comunità cittadina e portuale, con l’obiettivo di valorizzare il pluralismo e le pratiche inclusive in ogni ambito professionale e, segnatamente, sui temi delle pari opportunità, delle politiche di genere e dell’empowerment femminile.
A tal fine, il 24 novembre, nell’aula didattica della Biblioteca Acclavio di Taranto – è stato avviato un confronto per la creazione di un tavolo di comunità costituito grazie all’iniziativa delle referenti dei sopracitati Enti Franca Todaro, Presidente del Comitato Pari Opportunità dell’ODCECTA e Noemi Frascella, della Sezione Relazioni Internazionali e Comunicazione dell’AdSPMI e membro del Gruppo di Lavoro Nazionale sulle disuguaglianze di genere istituito in seno ad Assoporti. Detto tavolo, cui hanno preso parte numerosi Ordini professionali del territorio (consulenti del lavoro, ingegneri, agrotecnici, architetti, agronomi e forestali) unitamente ad altri Enti e imprese (Larry Agency, Surfhers aps, Jonian Dolphin Conservation, San Cataldo Container Terminal – Yilport Taranto, Centro Antiviolenza Sostegno Donna, Lions Club “Terra jonica”) – si propone l’obiettivo di fungere quale laboratorio dal basso, grazie alla partecipazione e animazione di una rete di attori del territorio che, in forma volontaria, hanno deciso di contribuire alla mappatura dei servizi e delle iniziative che una molteplicità di Enti, pubblici e privati, hanno attivato o intendono sviluppare a Taranto e provincia per valorizzare il pluralismo e le pratiche inclusive volte a superare il gender gap, in tutte le sue forme.
La condivisione dell’avvio di un tavolo di comunità in occasione della giornata contro la violenza sulle donne rappresenta una provocazione costruttiva: un invito o un segnale dell’emergente necessità di porre l’accento sulla priorità di collaborare ai fini di un’emancipazione culturale (che riguarda ogni genere) atta a prevenire qualsivoglia pregiudizio e azione di violenza, sia essa fisica o legata a disparità e disuguaglianza economica, sociale e di accesso ai servizi da parte della comunità lavorativa, familiare, scolastica, associativa