Porto di Genova: opere per 922 milioni nei prossimi 3 anni

GENOVA – E’ pari a 922 milioni di euro il valore complessivo delle opere infrastrutturali che l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale prevede di appaltare nel triennio 2019-2021, anche grazie alle deroghe procedurali introdotte dal decreto Genova e ai fondi stanziati dal Governo.

Le risorse saranno investite nell’arco dei tre anni con la seguente suddivisione: circa 337,8 milioni nel 2019; 223,8 milioni nel 2020 e 360,3 milioni nel 2021. Sul totale di 922 milioni – ha spiegato il Presidente dell’authority Paolo Emilio Signorini – “oltre 500 milioni saranno garantiti dall’ente, mentre la parte restate sarà a carico dei soggetti privati a vario titolo coinvolti nei progetti di sviluppo del porto”.

Già nel prossimo anno, “proprio grazie alla possibilità di svolgere procedure negoziali dirette grazie alle semplificazioni burocratiche previste per la ricostruzione di ponte Morandi, ed estese anche al porto, contiamo di appaltare opere per circa 318 milioni di euro” (la differenza con i 338 milioni precedentemente citati è imputabile a servizi di progettazione) ha aggiunto Signorini. Circa 205 milioni di euro su Genova, per la sopraelevata portuale (previsti 3 anni di lavori), il viadotto di Voltri (2 anni), la galleria Ferroviaria Molo Nuovo (2 anni), la Torre Piloti (1-2 anni) e l’Hennebique (circa 2 anni), e altri 112,8 su Savona, per la diga di Vado e per la riparazione dei danni dovuti alle recenti mareggiate.

Circa la metà degli oltre 500 milioni di euro a carico di Palazzo arriverà dal combinato disposto di decreto Genova, decreto Fiscale e legge di bilancio (in fase di approvazione), che stanziano 264 milioni di euro a favore l’authority per indennizzi e interventi di rilancio.

Di questi, 6 milioni serviranno ad abbassare le tasse portuali, 4 milioni sono destinati a misure di sostegno all’intermodalità ferroviaria e 6 milioni (2 milioni all’anno per 3 anni, a partire già dal 2018) andranno alla Compagnia Unica. Il resto sarà stanziato proprio per finanziare l’importante programma di investimenti infrastrutturali del prossimo messo a punto per il triennio 2019-2021.