GENOVA – ”Nel periodo 2019-2021 nei porti di Genova e Savona sono previsti 922 milioni di investimenti”.
Lo ha dichiarato Paolo Emilio Signorini, presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale.
I fondi, in parte stanziati da Governo dopo il crollo di Ponte Morandi e in parte forniti dall’authority, rientrano nel bilancio di previsione del prossimo anno e nel POT (Piano Operativo Triennale) 2019-2021: nel 2019 verranno investiti 337 milioni, poi 223 milioni nel 2020 e 360 milioni nel 2021.
“Circa 50 milioni – ha spiegato Signorini – saranno utilizzati per il raddoppio della Sopraelevata portuale, che oggi parte da San Benigno e arriva fino all’estremo di ponente di Lungo Mare Canepa, ma che dopo circa 4 anni di lavori verrà prolungata fino agli stabilimenti Ilva”.
Altre risorse verranno poi utilizzate per creare le condizioni necessarie “a consentire ai terminalisti di operare e movimentare la merce anche di notte”, mentre 6 milioni saranno impiegati da Palazzo San Giorgio “per ridurre le tasse portuali”.
Gli altri interventi previsti per il prossimo anno riguardano il nuovo viadotto di Voltri (17 milioni), la galleria ferroviaria di Molo Nuovo, che collega i terminal Bettolo e Sech, e la prosecuzione dell’iter di realizzazione della Torre Piloti. Per Savona invece (100 milioni stanziati nel 2019) sono previsti interventi “per riparare e migliorare la diga, danneggiata dal maltempo”, e opere “a servizio della nuova piattaforma container”.
Il vertice dell’AdSP ha infine ribadito che, mentre fino al 14 agosto, data della tragedia, “i traffici portuali erano in forte crescita”, nell’attuale situazione “la stima per il traffico container nel 2019 è di crescita zero nella migliore delle ipotesi, e di un calo del 5% nello scenario peggiore”.
Nessun effetto, invece, sul traffico dei passeggeri.