Porto di Genova: Sech compie 25 anni e cresce a 350 mila teu

GENOVA – Il terminal Sech del festeggia 25 anni e per il 2018 si avvia al traguardo di 355 mila teu movimentati contro i 300 mila del 2017. Quando venne rilasciata la concessione, il primo giugno 1993, la legge 84/94 che avrebbe sancito l’ingresso dei privati sulle banchine dei porti italiani non c’era ancora. “Il Gruppo investimenti portuali (Gip), la società con la quale acquisimmo il terminal, era formata più da pionieri che da imprenditori.

Siamo stati il primo a ottenere una concessione” ha detto Giulio Schenone, ad di Gip di cui è rimasto azionista al 5%, dopo l’acquisizione lo scorso anno del 95% da parte dei fondi Infracapital e Infravia, mentre gli altri soci, le famiglie Negri, Magillo e Cerruti sono usciti.

“Essere arrivati qui e scommettere sul futuro è un bel traguardo considerati i cambiamenti epocali non solo normativi ma quelli che si sono verificati nello scenario dello shipping mondiale – ha aggiunto, ricordando il primo bilancio in deficit -: nel 1993 c’erano 40 compagnie che sarebbero potute diventare potenzialmente nostre clienti, oggi sono 10, raggruppate in tre alleanze”. Inoltre con il gigantismo navale la banchina realizzata per più navi può ospitarne solo una per volta delle più grandi, fino a 14 mila teu. Detto questo Sech cresce. Ha appena acquisito due nuovi servizi di Maersk e Hapag Lloyd, che faranno salire i traffici anche nel 2019 arrivando a 395 mila teu.

Confermato il piano di investimenti sul terminal, Gip spinge sui collegamenti ferroviari e ci sono acquisizioni in vista. Nel futuro c’è il terminal che verrà a Calata Bettolo, in cui Gip è socio con Msc e che secondo le simulazioni fatte a Copenaghen sembra possa ospitare navi fino a 20 mila teu. Gip, che ha anche il 34,7% di Psa-Vte e l’80% di Tdt Livorno, punta sulla Piattaforma Europa a Livorno: “Per noi è in continuità aziendale con Tdt – ha detto Schenone -, parteciperemo alla gara”.