ROMA – Gestione dello spazio marittimo europeo, funzionamento dell’Organismo di Partenariato della Risorsa Mare e risorse economiche governative per i porti sono stati i punti focus della prima Conferenza Nazionale delle Autorità di Sistema Portuale, il “parlamentino” dei presidenti delle stesse AdSP. Il tavolo dei quindici presidenti delle AdSP è stato presieduto dal Ministro Delrio con il compito di coordinare il funzionamento, sviluppi e investimenti degli scali italiani. Sulla gestione dello spazio marittimo europeo si è discusso il documento elaborato dal Tavolo Interministeriale di Coordinamento (TIC).
Detto “tavolo” è stato istituito dal decreto legislativo n. 210/2016 con cui l’Italia ha recepito la direttiva comunitaria n. 85/2014 e che riguarda proprio la pianificazione dello spazio marittimo europeo e l’organizzazione delle attività umane nelle zone marine, al fine di salvaguardare gli obiettivi ecologici, economici e sociali. Si sono approvate le linee guida per l’elaborazione dei piani di gestione dello spazio marittimo: individuare la distribuzione spaziale e temporale delle pertinenti attività e dei pertinenti usi delle acque marine. Sarà, poi, compito del Comitato Tecnico (organo di governance multilivello istituito presso il MIT) elaborare i “piani di gestione” e prima dell’approvazione saranno trasmessi al Tavolo Interministeriale di Coordinamento per attestarne la corrispondenza ai contenuti pianificatori approvati dalla Conferenza Nazionale delle AdSP.
Per quanto riguarda il Partenariato della Risorsa Mare, il ministro Delrio ha ricordato che tale organismo è stato istituito con la legge di riforma dell’84/94 (già art. 11 bis) con funzioni di confronto partenariale su temi come il Piano Regolatore di Sistema Portuale; il Piano Operativo Triennale; i progetti di bilancio preventivo e consuntivo; gli accordi contrattuali del personale e gli strumenti di valutazione del buon funzionamento dell’AdSP. Inoltre, l’organismo di partenariato si esprime su ogni questione in materia di organizzazione e funzionamento del porto proposte dal presidente.
Ricordiamo che i pareri dell’organismo di partenariato si formano per “consensus” dell’ascolto degli interventi dei partecipanti, con una visione inclusiva delle strategie del sistema portuale. Sulle risorse e disponibilità finanziarie, il ministro ha confermato una dotazione di 500 milioni di euro, già spendibili dall’anno in corso in settori infrastrutturali importanti a livello nazionale, tra cui nel settore portuale. Le risorse fanno affidamento al fondo relativo all’art. 202 DL. Vo 50/2016, comma 1, lettera a, e si riferiscono a progettualità nazionali. Queste le premesse.