Porto di Taranto: conclusi i lavori per la banchina del Molo Polisettoriale

TARANTO – In data 5 giugno 2017 l’impresa esecutrice – dall’ATI Consorzio Stabile GRANDI LAVORI S.c.r.l / Impresa Ottomano Ing. Carmine S.r.l. / Favellato Claudio S.p.A. – ha comunicato la conclusione dei lavori relativi all’ammodernamento della banchina di ormeggio al . L’intervento, per un importo di Quadro Economico pari a 75 M€, ha consentito l’adeguamento di 1200 m di banchina in testata al Molo Polisettoriale al nuovo fondale (-16,50 m) ed alle sollecitazioni derivanti dalle navi di ultima generazione e dalle gru di banchina.

Con i predetti lavori è stata altresì eseguita una prima fase dei dragaggi dell’area prospiciente la nuova banchina del Molo Polisettoriale portando una fascia di circa 20 metri alla profondità di – 16.50.

Al termine del collaudo, che avverrà entro luglio p.v., saranno dunque immediatamente disponibili ben 1.500 mtl di banchina (600 mtl già collaudati e già operativi + 600 mtl in corso di collaudo + 300 mtl non oggetto di lavori e già operativi), oltre al piazzale retrostante, che saranno subito utilizzabili dalle imprese portuali e dagli operatori interessati ad acquisire in concessione tali beni.

Dal mese di dicembre 2017, non appena terminata la vasca di colmata, inizieranno le ulteriori operazioni di dragaggio fino a -16.50 mt della parte antistante la nuova banchina, del corridoio d’ingresso e del circolo di evoluzione delle navi. La restante parte della banchina del Molo Polisettoriale sarà dragata sino a – 15 mt.

Sempre il 5 giugno 2017 è stato dato concreto avvio ai lavori relativi alla “riqualificazione delle banchine e dei piazzali in radice al Molo Polisettoriale”. L’intervento, per un importo di Quadro Economico pari a 15 M€, si sostanzia nel ripristino della funzionalità delle strutture di banchina – che necessitano di interventi di manutenzione straordinaria – nella riqualificazione delle aree a terra e nell’adeguamento degli impianti elettrici e di drenaggio delle acque meteoriche alla normativa vigente.

Entrambi gli interventi sono inseriti tra quelli di competenza del Commissario Straordinario per le opere strategiche nel di cui al DPCM del 17.02.2017.