TRIESTE – “Oggi in Italia Trieste è una delle capitali delle autostrade del mare, la sola con caratteristiche internazionale perché gli altri porti, anche con numeri importanti, fanno sostanzialmente cabotaggio nazionale”. A sostenerlo è il presidente dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico orientale, Zeno D’Agostino, anticipando i temi di un incontro internazionale sul tema, in programma per martedì a Trieste.
Per D’Agostino “vanno dunque rivalutati il ro ro e le autostrade del mare, forma migliore per gestire i traffici inframediterranei. Mentre tutti parlavano della Via della Seta, compreso il sottoscritto, non dobbiamo dimenticare che se quest’anno i porti italiani hanno numeri interessanti, lo devono ai traffici inframediterranei”.
D’Agostino è convinto che, “con il problema del traffico container e dopo un 2016 molto difficile anche per i grandi come Maersk o Cma, occorre adesso puntare sul valore e sulla qualità dei flussi più che sui grandi numeri, visto anche che le previsioni di espansione, di grandi sviluppi non sono state rispettate”.
“Negli ultimi due anni a Trieste abbiamo avuto una acquisizione del terminal container da parte di Msc; una nuova concessione per Samer che così amplia l’estensione della propria area, facendo investimenti tutti privati sul terminal ferroviario; una acquisizione di Ekol dal punto di vista dell’infrastruttura con soldi privati.
E’ insomma un porto che sta consolidando rapporti con grandi player internazionali”, ha proseguito D’Agostino. “Su tre terminal che abbiamo, perché il traffico importante si fa lì, semirimorchi e container, c’è stato un consolidamento e un investimento dei privati, una situazione che non esiste da nessuna altra parte”.