LIVORNO – Un lavoro di squadra tra soggetti pubblici, sindacati e associazioni imprenditoriali. Due progetti, List e Best, appena approvati dall’UE e ammessi al finanziamento di 650 milioni di euro provenienti dal bando del Fondo Sociale Europeo 2014-2020, che destinava 1,3 milioni di euro alla formazione strategica. Un obiettivo da raggiungere: far diventare la costa toscana un polo di riferimento per intercettare le esigenze formative su scala nazionale e mediterranea in ambito portuale, logistico, industriale, con particolare riguardo al GNL.
I tasselli sono stati messi ognuno al proprio posto e l’intenzione dichiarata è quella di chiudere un processo di engineriing formativo che presto potrebbe portare sul territorio nuova occupazione con l’inserimento di operatori della nautica da diporto, tecnici della cantieristica, piccoli imprenditori dei settori navale e portuale.
400: tante sono le persone che saranno coinvolte nella formazione nell’arco dei prossimi 18 mesi, secondo un cronoprogramma preciso e definito con le imprese coinvolte nel Tavolo di Formazione Strategica, strumento nato nel luglio del 2016 per effetto di un protocollo di intesa firmato a Palazzo Rosciano tra soggetti pubblici (Autorità Portuali di Livorno e di Piombino e Provincia di Livorno), sindacati (CGIL, CISL, UIL) e rappresentanze imprenditoriali (Confindustria, CNA, Asamar, Spedimar, Spedizionieri Doganali) e voluto dall’APL per definire un programma di offerta formativa tarato sulle esigenze reali del territorio.
I due progetti ammessi al finanziamento del Fondo Sociale Europeo, List e Best, si rivolgono rispettivamente alla logistica (List sta per “Logistica Innovazione e specializzazione Toscana”) e alla nautica da Disporto (Best: Blue Economy and Strategic Training”).
Il primo vede il coinvolgimento di numerose imprese industriali e logistiche che gravitano attorno alle infrastrutture chiave del “nodo logistico complesso della costa nord tirrenica”: dal porto di Livorno a quello di Piombino, dall’Interporto Vespucci alla Darsena Pisana, sino all’interporto di Prato e all’area fiorentina.
Il secondo è un esempio concreto di cooperazione tra l’Autorità Portuale di Livorno e NAVIGO, consorzio che raggruppa le imprese del settore nautico, e guarda alla nautica e alla “blue economy” come settori in grado di consolidare e rafforzare l’economia territoriale e regionale.
Sulla base di questi risultati incoraggianti, l’Autorità Portuale di Livorno, su mandato del tavolo Formazione strategica, ha definito la road map per la creazione del “Simulation and Training Center – Leghorn” (STCLEG), che concretizza la comunione d’intenti segnata dall’accordo del luglio 2016, facendo leva sui progetti appena approvati (come LIST e BEST) e su quelli già in corso (come GAINN relativo all’LNG).
“A partire dai nodi portuali, interportuali e logistici della costa– ha detto il commissario dell’APL, Giuliano Gallanti – è possibile lanciare una iniziativa per una formazione strategica non solo di livello regionale ma anche nazionale. Attraverso la sinergia tra soggetti pubblici e privati possiamo creare una realtà strutturata per la formazione e attivare procedure di monitoraggio delle ricadute occupazionali in porto”.