CAGLIARI – Otto scali in un’unica autorità di sistema portuale: la legge c’è già ma ora, per il via operativo, bisogna aspettare la nomina del nuovo presidente unico che dovrebbe prendere il posto dei due commissari straordinari attualmente in carica alle due Authority di Cagliari e Olbia.
Il futuro dei porti sardi alla luce della riforma è stato al centro di una lezione-convegno nell’aula magna dell’ex facoltà di Giurisprudenza organizzata dall’Elsa. Tutte le AdSP – come ha spiegato il commissario dell’Authority di Cagliari Roberto Isidori illustrando le slide di presentazione – funzioneranno in stretta relazione con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in particolare per la redazione del Piano Regolatore di Sistema Portuale e dei programmi infrastrutturali con contributi nazionali o comunitari.
La creazione di un’unica Autorità di Sistema Portuale per il Mare di Sardegna ha come obiettivo lo sviluppo funzionale dei porti preesistenti in un’ottica di visione sinergica della portualità regionale. Verranno così sfruttati i punti di forza e le peculiarità di ciascun porto per creare un sistema competitivo su scala internazionale.
Isidori ha fatto il punto sui lavori in corso a Cagliari, dalla darsena pescherecci al porto canale. Ma per il decollo sarà necessaria l’interazione tra tutti i porti sardi. Da Olbia, strategica per il traffico passeggeri e per la vocazione diportistica. A Portoveme e Porto Torres crescita e sviluppo sono legati anche alle strategie di rilancio o riconversione industriali del territorio. Per quanto riguarda Golfo Aranci, così come per Porto Torres – è stato spiegato – è rilevante il traffico passeggeri sulle tratte di collegamento coi porti nazionali ed esteri (Francia e Spagna).
Il porto di Santa Teresa di Gallura è interessato dai collegamenti con la Corsica e mantiene la propria vocazione diportistica.
E diventa fondamentale anche lo sviluppo del porto di Oristano, dal punto di vista strategico, sia in vista dell’aumento degli scali commerciali previsti, sia per la realizzazione del deposito costiero di GNL utile per il processo di conversione energetica nell’ottica dell’utilizzo del gas metano. “Un evento- hanno spiegato Raffaele Farigu e Eleonora Carrus, presidente e segretario Elsa- utile per offrire una panoramica studenti e professionisti del settore considerato il ruolo chiave che questa materia ricopre per la Sardegna”.