ROMA – Arriva in Gazzetta ufficiale il decreto Madia sul riordino della autorità portuali, le attuali 24 saranno assorbite da 15 autorità di sistema, che coordineranno 57 porti di rilevanza nazionale. Il provvedimento era stato approvato in via definitiva dal Consiglio dei ministri del 28 luglio. Le nuove regole entreranno in vigore a partire dal 15 settembre, si legge nella Gazzetta datata 31 agosto. Ora la partita è sulle nomine dei presidenti. Per questo il ministero ha aperto un bando per raccogliere le candidature che scade il 4 settembre. Ne sono arrivate molte.
La riforma rivoluziona la struttura delle ‘vecchie’ Autorità portuali che si trasformano in Autorità di sistema portuale e scendono di numero, passando da 24 a 15, con una governance più snella che cancella i vecchi Comitati portuali e li sostituisce con Comitati di gestione ristretti composti oltre che dal presidente dell’Authority dai soli rappresentanti della Regione, del Comune, della Città metropolitana e dell’Autorità marittima.
La voce delle categorie che operano in porto sarà rappresentata negli Organismi di partenariato della risorsa mare e dalle vecchie Commissioni consultive, composte però solo dai rappresentanti dei lavoratori delle imprese che vi lavorano. La riforma punta a creare un ‘sistema mare’ in grado di generare sviluppo. La riforma unisce i porti di Genova e Savona uniti per essere il porto della Svizzera, mentre quelli del nord adriatico saranno il porto merci dell’Austria e del nord Europa.
I 57 porti di rilievo nazionale coordinati da 15 autorità di sistema verranno guidati da un board snello e da un presidente con ampia facoltà decisionale. Prevista la possibilità dei presidenti delle Regioni di chiedere il rinvio degli accorpamenti, motivato, fino a tre anni, ma sarà il ministro a decidere. Semplificate anche le procedure per l’approvazione dei Piani regolatori portuali e prevista la scelta della sostenibilità energetica e ambientale dei porti.
Le Autorità potranno avere soltanto partecipazioni e di minoranza in iniziative legate alla logistica funzionale allo sviluppo del sistema portuale. Prevista anche la semplificazione burocratica con l’istituzione di due sportelli: quello unico doganale per le merci e quello unico amministrativo per tutti gli altri procedimenti. A coordinare le azioni a livello nazionale sarà la Conferenza nazionale di coordinamento delle Adsp presieduta dal ministro, con tutti i presidenti delle Autorità portuali di sistema e due rappresentanti degli enti locali.