Porto di La Spezia: modello replicabile per l’integrazione mare-ferro

GENOVA – L’esperienza del porto della Spezia come laboratorio di innovazione e di efficienza per il trasporto ferroviario delle merci, un esempio da esportare in altri hub italiani, con l’obiettivo di migliorare rapidamente le infrastrutture per non perdere un “treno” importante. Di questo si è parlato stamani alla Spezia nel corso del convegno “La Spezia lancia la sfida ferroviaria”, organizzato dall’Autorità Portuale. Presenti i consiglieri regionali Andrea Costa e Stefania Pucciarelli in rappresentanza del presidente Giovanni Toti.

“Il modello Spezia è la conseguenza di un sistema che ha visto la ferrovia al centro della visione strategica del porto.
Il gruppo Contship ha creato un sistema intermodale che sia in grado di connettere il porto con il terminal e di raggiungere il centro Europa. La nostra visione è quella di essere un vero gateway ferroviario per l’Italia. Il punto per il futuro sono le infrastrutture, fino ad oggi abbiamo lavorato sul software.

Siamo già in ritardo, ma vogliamo puntare all’obiettivo del 50% del traffico su ferro” ha detto l’ad di La Spezia Michele Giromini. “Il modello Spezia si è rilevato vincente nel nostro Paese. Attualmente movimentiamo il 35% delle merci via ferrovia, la media nazionale è del 10. L’obiettivo è del 50%. Per questo abbiamo lavorato su tre punti: infrastrutture, information tecnology e governance attraverso la creazione di una società unica che gestisca tutte le movimentazioni ferroviarie creando efficienza.

Abbiamo bisogno che si investa rapidamente sullo snodo porto-rotroporto, per migliorare la connessione mare-ferro, e che si riducano i tempi di approvazione delle opere perché rischiamo di andare fuori tempo massimo. Occorre lavorare tutti insieme, Governo, Porto, Ferrovie per fare le opere e semplificare i passaggi burocratici” ha affermato il presidente dell’Ap Lorenzo Forcieri.