Porto di Livorno: fari cinesi sulla Piattaforma Europa

LIVORNO – Il mondo intero è un palcoscenico per gli investimenti cinesi e chissà che anche a Livorno non si finisca prima o poi con il recitare in mandarino. È quel che potrebbe accadere se dovessero concretizzarsi gli interessi per la da parte della Fosun, uno dei più grandi gruppi privati di Pechino, che dal 2010 al 2015 ha investito enormi capitali in Europa, e che ha ramificazioni e aziende in settori nevralgici come quello turismo, della moda, della farmaceutica e della siderurgia (in quest’ultimo campo ha un tasso di produttività pari a cinquecento volte quello dell’ILVA).

 

La conglomerata ha partecipato all’evento biennale del Transport Logistic China, importante manifestazione fieristica dedicata al settore dello shipping e della logistica, e ha mandato in avanscoperta uno dei propri dirigenti di punta, il direttore degli investimenti del Fosun Steel and Equipment Group, James Chen, per prendere contatti con l’Authority e con i suoi funzionari presenti alla fiera di Shanghai: Francesco Ghio, capo area della direzione Promozione e Studi, e Roberto Lippi, responsabile della promozione.
«Chen – ha riportato Ghio – non si è limitato ad acquisire semplici informazioni sul progetto di espansione a mare dello scalo labronico ma ha voluto conoscerne tutti i dettagli: ha voluto sapere, per esempio, a quale profondità verranno portati i fondali antistanti la maxi Darsena e se l’infrastruttura avrà dei collegamenti ferrovieri efficienti». Le risposte date dai funzionari sembra abbiano soddisfatto il rappresentante della Fosun, che ha chiesto di poter avere e leggere il bando di gara. Ora resta da vedere se il gigante cinese si farà avanti o meno con una formale manifestazione di interesse – e per farlo avrà tempo sino al 30 settembre – o se, invece, non si sia trattato soltanto di una chiacchierata, quel che è certo è che l’interesse attorno alla Piattaforma Europa è più vivo che mai.

 

«Ci ha fatto molto piacere notare che gli operatori cinesi incontrati ben due anni fa nell’edizione del 2014 del Transport Logistic China si ricordavano perfettamente di Livorno e dei suoi piani di sviluppo – ha aggiunto Ghio -; questo aspetto è molto importante, soprattutto nell’ottica del recupero dei traffici con l’Estremo Oriente e, in particolare, da e per la Cina. In attesa di poter disporre di infrastrutture idonee per far fronte a questi traffici è necessario continuare a tenere vivi i rapporti con gli operatori».
E per farlo, per mantenere vivi i rapporti, non è detto che alla fine non si decida di organizzare, sia pure in extremis, un road show proprio in Asia, magari a Hong Kong o a Shanghai. D’altronde, stando a quanto hanno riportato i due funzionari, lo stesso dirigente della Fosun si è mostrato sorpreso dal fatto che un progetto importante come quello della Piattaforma Europa non fosse stato promosso anche nelle piazze asiatiche.
Fosun a parte, durante la fiera sono stati perseguiti anche altri obiettivi e strette relazioni con altri scali, come nel caso del porto spagnolo di Tenerife. «Con questo porto sigleremo a Settembre un accordo di collaborazione che vedrà i due scali al centro dello sviluppo di traffici da/per l’Africa Occidentale e, in questo ambito, verranno studiati adeguati strumenti per facilitare il ruolo dei due porti nel quadro di questi traffici», ha affermato Roberto Lippi.
Da segnalare, infine, l’incontro avuto con i rappresentanti della messicana FEMSA, una primaria azienda attiva nel trasporto e nella logistica che intende sviluppare nuove collaborazioni con aziende di medie dimensioni presenti sul territorio livornese e toscano.