GENOVA – Il primo luglio entrano in vigore le nuove norme internazionali che prevedono la pesatura obbligatoria certificata dei container prima dell’imbarco. Il porto di Genova, che ogni giorno è interessato da un flusso di quattromila camion impegnati nello smistamento dei contenitori nei terminal del bacino di Sampierdarena e Prà, per adempiere alle nuove regole senza rallentare le operazioni portuali e interferendo il meno possibile con il traffico cittadino, sta lavorando con gli operatori, a partire da terminalisti e spedizionieri, per individuare fuori dalla cinta portuale e all’esterno anche del contesto urbano, ma lungo le direttrici di traffico, una serie di punti di pesatura.
L’ambito preso in esame è quello che dalle banchine genovesi arriva fino a Rivalta Scrivia o Ovada. Allo studio anche strumenti informatici per trasmettere i dati ai varchi, e Spediporto, l’associazione spedizionieri dello scalo genovese, sta organizzando un consorzio per l’acquisto delle pese.