ROMA – Le norme sono passate “con l’intesa di tutte le Regioni e questo per noi era molto importante. Siamo convinti che questo tipo di riforma dia una competitività molto maggiore ai porti italiani; abbiamo lasciato sempre ampi spazi di autonomia e di iniziativa, il Paese deve correre, i porti italiani devono correre perché altrimenti perderanno ulteriore traffico in futuro, come già hanno fatto in questi anni”.
Lo ha detto il ministro per le Infrastrutture Graziano Delrio al termine della conferenza Stato-Regioni e Unificata che hanno approvato alcuni provvedimenti relativi alla riforma delle attività portuali. I porti italiani, ha aggiunto il ministro, “devono diventare sempre più competitivi; pensate che Copenaghen e Malmoe si sono uniti in un’unica autorità portuale pur essendo in paesi diversi perché la competitività sia a livello globale”.
Per questa ragione, ha osservato, “quella di oggi è una giornata positiva per l’economia italiana e per l’occupazione dei nostri porti perché sono convinto che con un forte coordinamento centrale, le autorità di sistema e la modernizzazione della portualità ci mettiamo in condizioni molto migliori rispetto a mesi fa”.
Delrio ha poi affermato di essere soddisfatto per “la posizione delle Regioni, che hanno espresso grande senso di responsabilità. In ogni caso noi concediamo aperture anche con i periodi transitori, ma abbiamo fiducia che il sistema si muova tutto in questa direzione, perché va bene l’Autonomia, ma deve andare di pari passo anche la cooperazione, e proprio questo deve diventare il motto della riforma della portualità italiana”.
Il ministro ha giudicato con favore il fatto che sia stato condiviso “il piano della logistica e della portualità, che dà un quadro generale per lo sviluppo della digitalizzazione, lo sdoganamento delle merci, i fast corridor e i collegamenti con gli interporti, tutte cose in cui l’Italia e’ stata molto debole e che ora diventano centrali”.
Relativamente alla moratoria di 36 mesi chiesta dalle Regioni per valutare le procedure da seguire per gli accorpamenti di alcune autorità portuali, Delrio ha spiegato che si tratta “di una facoltà che lasciamo aperta per coloro che lo riterranno opportuno. Ma spero che tutti comprendano che stare insieme aumenterà le potenzialità. Questa facoltà fa parte del rispetto che abbiamo dell’Autonomia, ma questo governo è abituato a correre sulle riforme e a fare in fretta: mi auguro che nessuno si prenda troppo tempo”, ha concluso Delrio.