ROMA – Forse l’era dei commissari “con le stellette da ammiraglio” per le varie Autorità portuali sta per finire. Il “teorema Delrio” lo fa intendere: rigettare tutti gli emendamenti proposti dalle Regioni in sede di Conferenza Stato- Regioni dell’altro giorno, anche con la contrarietà della Liguria e della Campania; quest’ultima forse vorrà ricorrere alla Corte Costituzionale.
Il Ministro il parere positivo lo otterrà comunque ed entro la fine di maggio conta di risolvere l’iter del decreto sulla governance dei porti italiani e sul piano della logistica. Non vi sarà fase di transizione, ma da subito, entro giugno prossimo, avremo la nomina dei quindici presidenti delle varie Autorità di sistema prima della scadenza della nomina dei vari commissari.
Sarà richiesta una certificata competenza in economia marittima, trasporti e logistica; per i molti commissari si apriranno le porte della pensione, vista la loro posizione in contrasto con la legge “Madia”. Ed intanto, fra il disinteresse dei media “generalisti”, nei porti italiani, tra la caotica autoreferenzialità sui vari programmi triennali delle opere, avviene la distribuzione delle banchine già occupate per i prossimi sessant’anni.
A Genova il primato senza il fastidio di una gara europea, la concessione per oltre mezzo secolo è stata data a Voltri Terminal Europa, specializzato in container; il VTE è posseduto in joint venture dall’Autorità portuale di Singapore e dal Gruppo Investimenti Portuali.
A Trieste la concessione per cinquant’anni è stata data alla Siot, terminal petrolifero di proprietà della tedesca Tal; Contship, gestore del porto di Gioia Tauro, ha ottenuto a La Spezia una concessione per cinquantatre anni, fino al 2065; a Savona è stata concessa proroga alla Costa Crociere fino al 2044; a Livorno gli ex- portuali riuniti nel gruppo Cpl hanno avuto la concessione per il Terminal Darsena Toscana fino al 2031. In altre realtà, accentando le discutibili motivazioni dei “non addetti ai lavori” sull’assegnazione di concessioni, si prende tempo, per perdere tempo e per non decidere! Ma un autorità portuale che non da concessioni è come tradire l’assunto principe della legge 84/94, ancora in vigore.