Porto di Savona: conferenza dei servizi per la variante della Piattaforma

SAVONA – Sono state esaminate questa mattina in sede di Conferenza dei Servizi referente, presso il Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche di Genova, le modifiche strutturali proposte da APM Terminals in variante alla piattaforma multipurpose in corso di realizzazione nel bacino portuale di Vado Ligure.

L’iniziale previsione progettuale aveva considerato la costruzione dell’infrastruttura portuale con oltre un centinaio di cassoni in calcestruzzo e soltanto il radicamento a terra con riempimento di materiale selezionato e quindi sversato in mare. Motivazioni tecniche, sopraggiunte in corso d’opera, unitamente a studi e valutazioni conseguenti su una maggiore stabilità e durata dell’opera, hanno portato alla richiesta di variante oggetto anche di valutazione del Consiglio Superiore delle Opere Pubbliche di Roma.

Questa mattina, le modifiche che prevedono l’utilizzo dei cassoni in calcestruzzo lungo il perimetro della banchina e all’interno un riempimento con materiale di risulta del tutto identico a quello già utilizzato in radice, sono state illustrate in sede di Conferenza dei Servizi ai soggetti interessati alla realizzazione dell’opera. Il passo successivo, così come previsto dalla normativa, sarà l’esame VIA della variante proposta dai progettisti di APM Terminals presso gli uffici regionali competenti.Solo dopo l’esito della , il progetto nella nuova versione tornerà in Conferenza dei servizi che dovrà essere convocata in sede deliberante per il nulla osta definitivo.

L’esito positivo della valutazione alla variante proposta genererà delle economie rispetto alle previsioni di costo iniziali, che verranno destinate alla realizzazione della prima parte della protezione foranea (diga) della piattaforma multipurpose, che avrebbe avuto, altrimenti, necessità di un ulteriore finanziamento a carico del pubblico.

“Quanto riportato nei giorni scorsi da molti organi di informazione non era l’oggetto della Conferenza dei Servizi di questa mattina- ha tenuto a spiegare il presidente dell’AP di Savona Gian Luigi Miazza-. Già alcune varianti erano state affrontate ed approvate nel corso del 2015. Oggi sul tavolo ci sono soltanto modifiche di carattere strutturale alla banchina e non hanno riguardato la questione degli accosti petroliferi previsti sulla nuova infrastruttura.

A questo proposito, vale quanto sottoscritto nell’Accordo di programma del 2008 dagli enti locali. Ad oggi nulla è stato cambiato”. Sulla piattaforma, che sarà gestita da APM Terminals, consociata del gruppo Maersk, infatti, è previsto un accosto dedicato agli sbarchi petroliferi come da Accordo di Programma.