TRIESTE – Porto di Trieste Servizi, stop alla privatizzazione. Il Comitato Portuale, nella seduta svoltasi ieri, ha deciso di interrompere il processo di cessione del 51% della società – interamente controllata dall’APT – che fornisce i servizi all’utenza portuale. La multi-utility, infatti, sarà riconfigurata con la struttura societaria in house.
Ne deriva che la società diventerà incedibile e che sarà dedicata alla “fornitura di servizi svolti direttamente e esclusivamente in favore dell’APT in funzione dell’efficienza, della sicurezza del miglior funzionamento delle parti comuni del Porto e della gestione e manutenzione dei beni patrimoniali della stessa Ap”. Servizio idrico, elettrico, manutenzioni, viabilità, gestione edifici, servizi tecnologici e reti telematiche sono i versanti su cui andrà a operare la Porto di Trieste Servizi Spa. Con questa decisione viene revocato un capitolo del piano di privatizzazione, deliberato dal Comitato Portuale in data 21 ottobre 2014.
“Un’altra importante decisione assunta da questa Amministrazione: la trasformazione di Porto Trieste Servizi in società in house secondo le modalità previste dalla disciplina comunitaria. Tale scelta realizza un duplice obiettivo. Da un lato una maggiore apertura al mercato con l’appalto diretto di alcune attività per le quali PTS svolgeva un’impropria ed antieconomica funzione di stazione appaltante intermedia e dall’altra una maggiore efficienza dei servizi generali offerti al porto che hanno, quale unica committenza, l’Autorità Portuale. Questa scelta comporterà l’erogazione di migliori servizi ad un costo inferiore” ha commentato il Commissario dell’APT, Zeno D’Agostino.
Nella stessa seduta il Comitato Portuale ha approvato all’unanimità – come tutti i punti all’ordine del giorno – il Bilancio di Previsione per l’anno 2016. Gli elementi più significativi del documento contabile sono riassumibili in una serie di indicatori che racchiudono il programma di riorganizzazione e di investimenti infrastrutturali previsti e in corso: Avanzo di amministrazione presunto al 31 dicembre 2015 €4.081.000; Entrate previste per l’anno 2016 €124.700.000; Spese previste per l’anno 2016 €124.631.000; Risultato di competenza anno 2016 €69.000; Avanzo di amministrazione previsto al 31 dicembre 2016 €4.150.000.
L’avanzo di competenza previsto di € 69.000 è determinato dal positivo risultato della gestione di parte corrente (€ 7.395.000) che viene quasi interamente utilizzato per dare copertura al disavanzo della gestione in conto capitale (- € 7.326.000), derivante principalmente da investimenti finanziati attraverso risorse proprie dell’Autorità.
Per il 2016 si registra un contenimento delle spese di funzionamento dell’Ente, rispetto al corrente anno, per € 1.340.000.
Sono previsti investimenti con fondi propri sia per l’acquisizione di beni di uso durevole ed opere immobiliari (€ 4.550.000) che per l’acquisizione di immobilizzazioni tecniche (€ 1.463.000).
Nel preventivo si è inoltre confermato l’interesse dell’APT verso lo sviluppo dell’intermodalità e della logistica integrata a supporto dei traffici e delle attività portuali.
Tra i contenuti del documento figurano le spese per la realizzazione di opere infrastrutturali per circa € 76.994.000 interamente bilanciate da pari entrate per contributi e per mutui finanziati dallo Stato. Nello specifico si tratta di somme dedicate in larga parte alla realizzazione della Piattaforma Logistica.