LIVORNO – Massimo Provinciali: sarà ancora lui a guidare la macchina amministrativa dell’Autorità Portuale di Livorno. E lo farà almeno fino a che non verrà nominato il nuovo presidente dell’APL, o, comunque, per non più di sette mesi a partire dal oggi 23 novembre.
Nel giorno della prima apparizione in Comitato Portuale del comandante del porto di Livorno, Vincenzo di Marco, è stato difatti prorogato, su proposta del commissario straordinario dell’Ente, Giuliano Gallanti, e su input del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, l’incarico dell’attuale segretario generale, legando sostanzialmente il rinnovo della carica alla scadenza del mandato del numero uno dello scalo labronico: questo per consentire al futuro presidente di fare le proprie scelte liberamente, senza alcun tipo di vincolo.
Il Parlamentino di Palazzo Rosciano (con l’assenza non preannunciata del Comune di Livorno) ha dato il via libera all’unanimità alla proroga dell’incarico, confermando l’apprezzamento per quanto fatto sino ad oggi da Provinciali. Che, per assicurare continuità al funzionamento tecnico-amministrativo dell’Ente, rimarrà in carica anche per i trenta giorni successivi alla scadenza di Gallanti, ovvero sino al 17 giugno 2016.
«Ringrazio il comitato portuale e il commissario Gallanti per la fiducia – ha commentato il numero due della Port Authority –: quattro anni fa ho promesso che avrei dedicato a questa attività il massimo impegno quotidiano. Garantisco lo stesso impegno per i prossimi sette mesi. La portualità vive una stagione di scarsa stabilità: speriamo che la riforma promessa dal Governo arrivi presto: occorre un quadro giuridico certo».
«I tempi che ci aspettano – ha sottolineato Gallanti – sono carichi di sfide e prospettive: abbiamo davanti problemi assai delicati e complessi, per risolvere i quali è necessaria l’assoluta collaborazione da parte delle associazioni datoriali, dei sindacati e delle istituzioni. La prima sfida da affrontare è quella di creare nel porto un polo unico dei Ro/Ro. Cominceremo a lavorare già da lunedì prossimo per dare attuazione alle previsioni del Prp e la presenza di Provinciali al mio fianco è la garanzia che il lavoro sarà fatto come si deve».
Ferma restando la fiducia a Provinciali, non sono mancate, durante la riunione del Comitato Portuale, voci critiche sulla soluzione indicata dal Ministero, a cominciare da quella del Presidente dei revisori, Armando Conclusio, che ha sollevato delle riserve di carattere tecnico: «La figura della proroga – ha detto – non è prevista dalla legge 84/94, e il Comitato ha soltanto due competenze specifiche: quella di nominare per quattro anni o revocare, su proposta del presidente, il segretario generale. La mancata nomina dei presidenti sta conducendo a forzate soluzioni extra ordinem».
Le osservazioni del Presidente dei revisori sono state condivise da buona parte dei componenti del Parlamentino di Palazzo Rosciano. In diversi hanno anche sottolineato i rischi del protrarsi della situazione di stallo istituzionale, al punto che il Comitato stesso ha deciso di trasmettere al Ministro un ordine del giorno sull’argomento.