LIVORNO – Un centinaio di metri di strada in salita dall’entrata principale della Fortezza Vecchia e si arriva alla Palazzina del Capitano, puntata a mezza altezza tra i sotterranei e il secondo e ultimo piano del complesso mediceo. L’edificio ha appena aperto le porte al pubblico, offrendo una sala espositiva di 134 mq nella quale ha trovato spazio un moderno e iper tecnologico centro didattico dedicato al porto labronico, alla sua storia, ai suoi mestieri e ai suoi traffici.
Il Port Center, il secondo in Italia dopo quello di Genova, è stato inaugurato questo pomeriggio alla presenza del commissario dell’Autorità portuale di Livorno, Giuliano Gallanti, del segretario generale di Assoporti, Paolo Ferrandino, del sindaco di Livorno, Filippo Nogarin, del segretario generale dell’European Community Shipowner Association (ECSA), Patrick Verhoeven, di rappresentanti dei porti di Anversa, Rotterdam e Dublino, e dei vertici dell’Aivp, l’associazione internazionale Villes et Ports che raggruppa più di 200 soggetti tra Autorità Portuali, camere di commercio e altre istituzioni e che dalla sede di Le Havre opera da più di 25 anni per mettere in contatto i porti con le città.
Gallanti ha parlato di un lavoro lungo, faticoso, ma strategico. Infatti, ci sono voluti circa tre anni per arrivare ad inaugurare il Port Center, che sarà pienamente operativo a partire dall’inizio del prossimo anno. In Autorità Portuale è stato appositamente creato un gruppo interdipartimentale che ha lavorato alla realizzazione del centro didattico e che si preoccuperà, d’ora in avanti, di tenerlo aperto. Il weekend del 18-20 dicembre è prevista la prima apertura straordinaria.
«Il port center è un importante strumento di dialogo per i cittadini e i giovani – ha detto il numero uno dello scalo labronico –,confesso di essere rimasto sorpreso dall’elevato contenuto tecnologico di questo centro espositivo che può ben essere qualificato come un unicum nel panorama italiano».
«Livorno – ha aggiunto Paolo Ferrandino – non arriva primo in questa esperienza, ma ha fatto in modo che il suo centro espositivo sorgesse all’interno di una delle vestigia storiche della città: ritengo che il port center livornese sia uno strumento importante che l’Autorità Portuale lascia a disposizione della città e dei suoi cittadini».
«I port center sono fondamentali per rendere un porto veramente intellegibile e per promuovere scambi di opinioni e di esperienze – ha detto il presidente dell’AIVP, Philippe Matthis – siamo contenti che Livorno possa oggi entrare a pieno titolo a far parte del network internazionale dei port center». Il Port Center di Livorno sarà difatti un concentrato di tecnologia.
La storia del Porto
Le origini dello scalo labronico e la sua storia verranno raccontati al pubblico attraverso un multiproiettore montato sul soffitto della sala che farà piovere sugli ignari visitatori, in un rapidissimo excursus, i momenti salienti della storia del porto, ognuno simboleggiato da elementi iconici che poi ricorreranno nell’allestimento. L’obiettivo era quello di sfruttare l’effetto straniante del peculiare punto di vista dal basso, andando a creare una suggestione visiva di sfondamento e ribaltamento della prospettiva.
Il porto delle origini; il porto dei Medici; l’Unità di Italia; il porto tra le due guerre; il porto dopo la seconda guerra mondiale, verranno raccontati anche attraverso un panel posto su uno dei lati della stanza, con il quale si potrà interagire mediante le gesture tipiche dei nuovi ambienti di interazione naturale, come lo sfogliamento (swipe) o lo zoom, attivabili muovendo il braccio o la mano.
La mappa “viva”
Al centro della sala il visitatore avrà poi a disposizione una “live map” del porto che visualizzerà il traffico dei natanti. Su questa mappa virtuale sarà possibile consultare i dati aggiornati relativi alle singole navi, alla loro relativa rotta e velocità. L’interazione avverrà tramite l’uso di un puntatore, una penna ottica, che permetterà all’utente di interagire con la mappa interattiva. Selezionando l’icona associata ad una imbarcazione, si potrà accedere ai dettagli.
Le merci del porto
Scoprire, inoltre, quali sono le tipologie di merce di riferimento dello scalo labronico e quanti i volumi movimentati non sarà mai così divertente. Il visitatore troverà infatti, disposti su un apposito espositore, una serie di oggetti “narranti”, ognuno scelto per esemplificare le diverse categorie merceologiche di cui si vuole raccontare provenienza, modalità di stoccaggio, condizioni di trasporto e volumi. Gli oggetti, racchiusi in cubi trasparenti, contengono al loro interno un emettitore di segnale a radiofrequenza. Spostato l’oggetto dall’espositore al basamento centrale, viene attivato un video che racconta la provenienza delle merci, il relativo volume di traffico, ed i loro spostamenti dentro il porto. Le colonne trasparenti, tramite il livello di riempimento, esprimeranno visivamente i volumi di traffico nel porto di quella determinata categoria merceologica.
Il container, i processi doganali e il traffico delle crociere a portata di manoNel Port Center sarà inoltre allestita una postazione interamente dedicata al contenitore e interamente graficizzata per riprodurre una sequenza ordinata di container. Una grande proiezione video mostrerà un time lapse con il carico/scarico di una container ship, mentre a lato uno dei contenitori verrà aperto e al suo interno un display da 32 pollici mostrerà dei contenuti relativi alla storia del contenitore. Questi contenuti saranno attivabili toccando dei sensori posti attorno almonitor e resi evidenti da apposite icone grafiche.
Altri panel presenteranno al visitatore i vari passaggi del processo portuale e doganale, mostrandone i suoi principali elementi, e sarà anche disponibile una videoproiezione interattiva in grado di descrivere gli aspetti principali del traffico di passeggeri nel porto di Livorno, le interazioni tra il porto, la città e l’entroterra, il collegamento con gli assi logistici principali e i principali mestieri portuali.
«Per realizzare il Port Center di Livorno – ha spiegato il dirigente promozione e studi della Port Authority livornese, Gabriele Gargiulo, che ha diretto e seguito i lavori di realizzazione del nuovo centro espositivo – abbiamo attinto alle migliori esperienze presenti a livello mondiale: Ashdod, Anversa, Rotterdam, sono stati solo alcuni dei nostri punti di riferimento. Con questo centro didattico espositivo vogliamo provare a stupire il visitatore, mettendolo in condizione di riscoprire il proprio porto e di apprezzarlo. Speriamo che il pubblico risponda positivamente accorrendo in massa».