LIVORNO – In Turchia gestisce quattro terminal; possiede il 50% del Malta Freeport Terminal e ha da poco issato la bandiera nazionale su alcuni porti scandinavi, ora è interessata a mettere un piede anche a Livorno. Direttamente dalla 4th Annual Port Finance International Black Sea Conference, che il 26 e il 27 maggio ha riunito ad Istanbul più di 300 tra operatori e rappresentanti dell’industria marittima del Mar Nero, arriva la notizia che la costellazione turca di Yilport Holding ha puntato gli occhi sulla Piattaforma Europa.
L’interesse è nato a seguito dell’incontro che i funzionari dell’Authority di Livorno, presenti all’evento, hanno avuto con alcuni rappresentanti del colosso Yildirim, di cui la holding Yilport fa parte.
«Il presidente Gallanti ha ragione – ha detto Francesco Ghio, responsabile dell’ufficio studi dell’APL – quel che accade a Livorno lo sanno anche ad Hong Kong e qui a Istanbul abbiamo toccato con mano quanto sia alto l’interesse che gli operatori internazionali nutrono per la Piattaforma Europa».
Il funzionario riporta di aver preso contatti non soltanto con il colosso turco, ma anche con i rappresentanti della società che gestisce il Terminal Container di Barcellona (TCB): «Nel workshop di Istanbul è emersa una chiara verità – ha detto Ghio – i porti che nel più breve tempo possibile non riusciranno a dotarsi delle infrastrutture necessarie per rispondere alle sfide del gigantismo navale, saranno tagliati fuori dai traffici che contano».
L’interesse del gruppo Yildirim di Istanbul non è quindi isolato, ma è comunque un importante segnale di attenzione per lo scalo labronico: «L’operatore turco – ha spiegato il funzionario dell’APL – ha chiesto maggiori informazioni sul progetto, immagino vorrà presto parlarne con Gallanti».
Durante la fiera sono stati presi contatti anche con il porto di Costanza. «Costanza è il principale scalo portuale del Mar Nero – ha sottolineato il responsabile della promozione dell’Authority, Roberto Lippi – ed è un importante nodo di transito per le merci che via fiume o via treno arrivano dall’Asia Centrale. Vogliono fare di Livorno il loro hub di riferimento nell’Alto Tirreno».
Per il porto della città dei Quattro Mori si apre insomma un nuovo scenario che potrebbe proiettarlo direttamente verso nuovi mercati: «Presto ci saranno degli sviluppi – ha assicurato Ghio – vogliamo mettere in sinergia le nostre esperienze nel campo della formazione e dell’ICT per trarne un profittevole e mutuo vantaggio. Sigleremo a breve un protocollo di intesa con l’Autorità Portuale di Costanza».