TARANTO – «La riforma prevede di procedere per distretti. Non è detto che al numero dei distretti, probabilmente otto, corrisponda il numero delle Autorità portuali. La discussione è ancora aperta e il provvedimento deve andare in consiglio dei ministri». Lo ha detto il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Riccardo Nencini a Taranto, dove ha partecipato a un incontro elettorale.
«La riforma dei porti – ha aggiunto – sta dentro il cuore della riforma delle Autorità portuali. Ma più che riforma delle Autorità portuali, la riforma della portualità italiana, con una concezione diversa da quella del passato. Da una parte con la previsione, definiamolo così, di un cervello centrale che metta nelle condizioni la portualità italiana di essere competitiva non tra porti della stessa regione ma nella portualità soprattutto con il nord Europa e il Mediterraneo». Dentro «questa riforma – ha concluso Nencini – c’è anche una attenzione rispetto al numero delle Autorità portuali».