Porto di Brindisi: Giuffrè spiega la gestione dell’emergenza Norman Atlantic

BRINDISI – Pubblichiamo una lettera aperta inviata dall’ammiraglio Salvatore , segretario generale dell’, alla stampa in cui racconta come è stata gestita l’emergenza del traghetto .

“Dopo oltre un anno dal mio arrivo a Brindisi mi permetto di scriverLe non a titolo personale, ma ritenendo doveroso da parte mia, quale capo del personale dell’Autorità portuale di Brindisi, parteciparLe al fine di renderLa edotta, l’attività che questo Ente, grazie all’apporto qualificato ed oltremodo partecipativo dell’intero staff,  ha svolto a seguito dell’arrivo a Brindisi delle navi con a bordo i migranti e più in particolare in occasione dell’arrivo dei naufraghi della motonave Norman Atlantic e della stessa nave, a bordo della quale erano ancora presenti focolai di incendio.

Preliminarmente, desidero rivolgere il mio più sincero attestato di stima a tutti coloro, Prefettura, Vigili del Fuoco, Capitaneria di porto, personale medico e non degli Enti ed organizzazioni sanitarie, Forze dell’ordine, Rimorchiatori e Ormeggiatori che, ciascuno per la propria parte di competenza, hanno contribuito ad affrontare e risolvere in maniera conclamata ed unanimemente riconosciuta la fase emergenziale della vicenda.

L’Autorità portuale, nella circostanza, attraverso l’impegno del proprio personale e mettendo a disposizione le proprie risorse e le proprie strutture, ha assicurato la propria fattiva, e nella disponibilità dei terminal indispensabile collaborazione alla Prefettura ed alle altre forze in campo, contribuendo così alla felice riuscita di tutte le operazioni.

Ripercorrendo le varie fasi dell’emergenza, l’Autorità portuale si è immediatamente attivata per far sì che ai migranti prima e ai naufraghi dopo fosse riservata la migliore delle accoglienze, predisponendo, in accordo con l’Autorità di Protezione civile, non solo la messa a disposizione del capannone ex Montecatini, reso idoneo a spese di questo Ente, ma successivamente del terminal di Costa Morena dove i naufraghi della Norman Atlantic hanno potuto ricevere assistenza sanitaria ed hanno potuto sentire l’afflato dell’intera città che si è stretta intorno a loro e ai loro familiari, in un momento particolarmente tragico della loro esistenza.

Giusto per informazione, Le riferisco che il giorno in cui, all’indomani dell’arrivo dei naufraghi, gli aeroporti della Puglia sono rimasti chiusi a causa delle avverse condizioni meteo, gli stessi e le loro famiglie hanno trovato ospitalità presso la sala conferenze dell’Autorità portuale ed hanno potuto così aspettare in un luogo confortevole, rifocillati ed assistiti, che le condizioni meteo migliorassero e che pertanto potessero fare rientro nei Paesi di origine.

Tutto ciò a precisazione di quanti hanno ritenuto, ancora una volta impropriamente, esprimersi in maniera negativa sulla capacità di coloro che sono chiamati a Brindisi ad affrontare le emergenze, atteso che l’emergenza non è di sola competenza dell’Autorità portuale ma di tutto l’apparato di Protezione civile.

Probabilmente, non ci si è accorti che nel tentativo di colpire l’Autorità portuale si è finiti con il mettere in discussione l’intero sistema di soccorso. Quanto sopra può trovare facile riscontro se solo la S.V. volesse avere la bontà di interpellare gli altri soggetti, operanti nel campo della sicurezza e dell’emergenza, o gli stessi Suoi colleghi della Stampa scritta e parlata che in ogni circostanza hanno trovato negli uffici dell’Autorità portuale la massima collaborazione e disponibilità, financo negli aspetti più umili quali il supporto di carattere igienico-sanitario. La prego di voler ritenere tutto quanto sopra, non una excusatio non petita, né quale un voler evidenziare un comportamento virtuoso da parte della dirigenza dell’Autorità portuale, in quanto da me ritenuto doveroso, ma semplicemente un atto di onestà intellettuale nei confronti del personale dell’Autorità portuale di Brindisi che quotidianamente, al di là delle utili o inutili polemiche che giornalmente riempiono le pagine dei giornali, opera con costanza, abnegazione e silenzio affinché il porto di Brindisi continui, così come avvenuto negli ultimi anni, a svilupparsi e ad attrarre sempre più traffico, contribuendo in maniera significativa ad incidere positivamente sull’economia di una Città e di un Territorio che stanno soffrendo, come il resto del nostro Paese, un periodo di depressione e di mancanza di lavoro.

La ringrazio anticipatamente per l’attenzione che vorrà dedicare a queste mie righe, certo che la Sua professionalità e la Sua equità nel giudicare uomini e cose La indurrà a voler pubblicamente riconoscere, in maniera asettica, quanto il personale dell’Autorità portuale fa per il porto e per l’intera comunità brindisina”.