BRINDISI – Dopo aver profuso i massimi sforzi nella gestione dell’emergenza legata all’incendio del traghetto Norman Atlantic e del successivo arrivo dei naufraghi e dello stesso relitto, anche alla luce degli ultimi articoli di stampa riportanti varie dichiarazioni che riguardano la presenza della nave nello scalo brindisino, l’Autorità portuale di Brindisi ritiene opportuno dover precisare che la banchina di Costa Morena Est- Testata Nord è stata solo momentaneamente destinata all’ormeggio della suddetta nave.
Ciò al fine di permettere le prime operazioni connesse con le esigenze di carattere giudiziario, nonché con l’ispezione della nave. Il porto di Brindisi, durante le concitate fasi dell’emergenza, è stato scelto, infatti, come destinazione temporanea in ragione della vicinanza geografica al luogo della tragedia e solo per motivazioni di sicurezza.Si rappresenta, inoltre, che l’attuale ormeggio è in contrasto con la prevista utilizzazione della banchina che è tra quelle destinate sin dal prossimo mese di aprile ad accogliere le navi da crociera.
Ad ogni modo, un suo impiego prolungato per l’odierna emergenza penalizzerebbe fortemente l’operatività del porto che si vedrebbe privato di un importante punto di attracco con conseguenti danni economici per l’Autorità portuale che a sua volta si vedrebbe costretta a chiedere risarcimenti per i danni patiti e patendi.
Peraltro, il magistrato titolare del fascicolo, dottor Cardinali, ha più volte dichiarato che il relitto, allorquando sarà nelle condizioni di poter riprendere il largo in totale sicurezza, con l’avvallo del RINA, dovrà essere spostato nel capoluogo pugliese, sede naturale per competenza territoriale nello svolgimento delle indagini, nonché porto di iscrizione della nave.