BRINDISI – A 40 ore di distanza dall’incendio divampato a bordo del traghetto Norman Atlantic, in viaggio dalla Grecia all’Italia, i naufraghi messi in salvo sono 427, 44 italiani (di cui 22 passeggeri) mentre il numero dei morti è salito a 10 più due uomini che stamattina sono stati travolti dal cavo con cui cercavano di agganciare il traghetto ad un rimorchiatore.
Il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi, si è affrettato a precisare che “fare le previsioni sul numero dei dispersi, l’abbiamo detto anche al ministro greco, ci sembra assolutamente prematuro. I numeri sono ballerini”.
Sulla Norman Atlantic – ha spiegato il ministro – sono state salvate 427 persone (tra cui 56 membri dell’equipaggio), otto sono i morti (in serata sono stati però trovati altri due corpo ndr), per un totale di 435. Sulla lista d’imbarco però i passeggeri erano 478, ma alcuni dei nomi delle persone salvate non figuravano su quella lista. Dunque il “porto d’imbarco dovrà ora verificare la corrispondenza delle liste” anche perchè, durante il tragitto, il traghetto aveva effettuato uno scalo nel corso del quale alcuni passeggeri potrebbero essere scesi.
Anche il ministro della Difesa Roberta Pinotti ha confermato: “continueremo a scandagliare il mare per verificare se ci fossero ancora dispersi”. Tre procure, Bari, Brindisi e Lecce stanno indagano su quanto avvenuto ma la competenza è stata affidata a Bari, la nave Norman Atlantic è stata posta sotto sequestro. Il comandante e l’armatore sono stati indagati per omicidio colposo plurimo.
A Brindisi sono attese la moglie e la figlia del comandante mentre nave San Giorgio, su cui sono imbarcati tutti i superstiti, come ha spiegato la Marina militare, partirà verso Brindisi quando saranno concluse le operazioni per individuare i dispersi. Un’altra nave è diretta a Taranto.
Francesca Cuomo
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