Le nuove regole Ue per i porti che hanno ricevuto un primo via libera dal Consiglio trasporti sotto presidenza italiana danno “opportunità enormi” all’Italia, come “la possibilità finalmente di entrare in concorrenza non solo nel trasporto merci ma anche nel trasporto passeggeri e nella croceristica, un settore in fortissima espansione”.
Così il ministro dei trasporti Maurizio Lupi che ha presieduto la riunione dei 28, parlando di “grandissimo risultato”. E’ quindi “una felice coincidenza da una parte l’approvazione del regolamento europeo” (che deve ancora passare dall’Europarlamento) e “la decisione contemporaneamente presa dal governo italiano con lo Sblocca Italia”, attualmente alla Camera, “di fare per la prima volta un piano della logistica e della portualità in Italia”. Questo dimostra, ha sottolineato Lupi, che “finalmente l’Italia non va a rimorchio dell’Ue ma è protagonista, e lavora con lo stesso passo su questo asset strategico”.
L’Italia deve quindi iniziare a “fare sistema nella sua rete portuale, ragionando non più singolarmente ma con la logistica, l’aggregazione e l’apertura del mercato perché dobbiamo vincere la sfida del futuro”. Il nuovo regolamento Ue, infatti, ha precisato il ministro, “riguarda ovviamente tutti i porti italiani“, e il compromesso trovato dalla presidenza Ue di turno dell’Italia ha permesso di arrivare “non a regole rigide uguali per tutti” ma di “partire dalle peculitarità” dandosi allo stesso tempo “regole comuni di comportamento che diano a ognuno la possibilità di sviluppare il proprio asset”.