Nel primo semestre del 2014 il traffico nel porto di Savona ha registrato una diminuzione del 2,8%: è ammontato infatti a 6,1 milioni di tonnellate rispetto a quasi 6,3 milioni di tonnellate nella prima metà del 2013. Lo ha reso noto il presidente dell’Autorità Portuale dello scalo ligure, Gian Luigi Miazza, in occasione dell’ultima riunione del Comitato Portuale.
Miazza ha precisato che la perdita è nella quasi totalità concentrata nelle rinfuse solide sulle quali pesa il mancato approvvigionamento di carbone a causa del fermo giudiziario della centrale elettrica a Vado, Tirreno Power. Nel settore il traffico è sceso a meno di 1,1 milioni di tonnellate, con una flessione del -35,9% rispetto ai primi sei mesi dello scorso anno.
Le merci varie hanno invece totalizzato un incremento del +11,3% e si sono attestate a 1,8 milioni di tonnellate, con un buon risultato per i prodotti siderurgici (+44,5%), tutto in importazione, indicazione questa – ha rilevato Miazza – che sta a significare che l’industria nazionale importa semilavorato; in aumento anche i container (+17,4%) così come il comparto ortofrutticolo (+12%) e i rotabili (+8,3%).
Per le rinfuse liquide i dati indicano una crescita del +7,6% a 3,2 milioni di tonnellate, con l’importazione di greggio in leggero aumento (+4,2%). L’aumento delle movimentazioni nel settore dei prodotti raffinati (+64,2%) ha compensato la sofferenza delle altre rinfuse liquide (comprendente i biocarburanti). Nota positiva dalle rinfuse solide alimentari: i cerealicoli hanno segnato un +22,7%. I combustibili minerali solidi sono calati del -43,7% rispetto alla prima metà dello scorso anno. In aumento i contenitori espressi in teu (+9,4%). Per quanto riguarda il comparto passeggeri, il complessivo ha registrato un +4,5% pari a 22.798 passeggeri in più rispetto ai 141mila del primo semestre 2013, con segno positivo sia per il comparto crocieristico con un +5,1% pari a 21.219 passeggeri in più che per i traghetti con un +1,8% pari a 1.579 passeggeri in più.
«Il segno meno del primo semestre dell’anno – ha commentato Miazza – non ci coglie di sorpresa, visto che è concentrato nel settore delle rinfuse solide e ovviamente imputabile al fermo attività della centrale Tirreno Power. Senza questo dato, il porto continua a crescere».
Il Comitato Portuale ha approvato all’unanimità l’assestamento di bilancio che si è reso necessario a seguito di alcune disposizioni contenute nel decreto legge 66/2014 che prevedono un ulteriore taglio alle spese delle Autorità Portuali.