Non è trapelata nessuna indiscrezione sul numero delle Autorità portuali inserito nella riforma portuale voluta dal ministro Lupi. Il ministro ai Trasporti del Governo Renzi, ospite in un convegno organizzato da Confcommercio di Taranto, ha parlato esclusivamente del Piano Nazionale degli Aeroporti, e si è complimentato con la Regione Puglia, presente l’assessore regionale allo Sviluppo Loredana Capone, affermando che: “La Puglia è un esempio da imitare per la gestione integrata aeroportuale”.
Infatti, per il ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, la Puglia in tema di trasporto aereo “ha saputo innovarsi dotandosi di un sistema integrato di gestione degli aeroporti. Sono nove i milioni di passeggeri, sei milioni dei quali solo a Bari, ovvero il doppio di tanti altri aeroporti. E’ importante seguire le vocazioni dei territori”. Come dire, Bari ha la sua vocazione “ministeriale”, mentre le altre provincie territoriali devono ancora frequentare il “seminario”. Il convegno di Confcommercio di Taranto doveva essere strumento per ottenere consensi per le prospettive di sviluppo per il territorio tarantino, e come coniugare economia, produttività e turismo; pensare al dopo ILVA ed aprire una nuova fase di dialogo fra Istituzioni e candidando lo scalo aeroportuale di Grottaglie al traffico passeggeri.
Mentre per il ministro Lupi, lo scalo ionico ha la possibilità che “diventi uno dei primi aeroporti, dove il trasporto merci viene sperimentato con nuove tecnologie. Abbiamo tanto da lavorare, ci vogliono meno chiacchiere e più fatti.” Per il Governo, rispettare le vocazioni di un territorio, come quello di Taranto, martoriato per una industrializzazione forzata e non controllata dal punto di vista ambientale, significa re-indirizzare nuove risorse per l’integrazione del porto con l’aeroporto nei collegamenti, favorendo la mobilità di merci, per una eccellenza europea.
Ricordiamo che fra le priorità del ministro Lupi per il 2015, fra le aree d’intervento, si trova la riqualificazione funzionale dell’offerta portuale finalizzata al rilancio dei traffici, all’attrazione della domanda, all’integrazione delle catene logistiche, anche con l’adozione di misure mirate. Parlando di aeroporti e di eventuali integrazioni al Piano Nazionale degli Aeroporti, il ministro ha dato indicazioni e prima di tutto occorrerà verificare le situazioni di asimmetria competitiva esponendo che la strategia dovrà essere di sistema aeroportuale e portuale.
Poi, per finire, ha ricordato le sue priorità in tema di infrastrutture e di trasporto: interventi tesi alla liberalizzazione e alla semplificazione delle procedure del settore; razionalizzare l’organizzazione delle Autorità Portuali assicurando una loro più ampia autonomia finanziaria, amministrativa ed operativa; il rafforzare gli strumenti di coordinamento e direzione strategie del sistema portuale nazionale; rilanciare le c.d. “Autostrade del mare” e l’intermodalità; la tutela della continuità territoriale marittima per l’ottimizzazione delle risorse e dei servizi con riferimento agli indirizzi-comunitari.
Abele Carruezzo