Nonostante le informazioni diffuse dal ministro Maurizio Lupi, la riforma della legge 84/94 ancora non esiste. Lo ha confermato questo pomeriggio il sottosegretario alle Infrastrutture Umberto Del Basso De Caro, ospite a Brindisi a Palazzo Nervegna dove ha incontrato una delegazione di operatori portuali.
“Quando ci verrà mostrata una proposta, allora potremo discutere di quale logica seguire per gli inevitabili accorpamenti che dovranno arrivare – ha detto il sottosegretario – ovviamente lontano da logiche meramente campanilistiche. Io credo che i porti che hanno buoni spazi retroportuali saranno favoriti”.
Del Basso De Caro ha anche confermato che il governo non intende procedere con un decreto ma con un disegno di legge: senza l’urgenza di un provvedimento, il governo procederà secondo l’iter standard. La riforma di cui ancora non c’è traccia dovrà passare attraverso le varie commissioni e poi dovrà essere approvata dalle due Camere, con tutte le possibili variazioni in corso d’opera.
“Non sceglieremo le Authority in base alla città di provenienza di alcuni ministri – ha assicurato il sottosegretario – ma con una logica differente. La sostanza è più importante: se abbiamo deciso di riformare questa legge, è evidente che dovrà essere un cambiamento positivo”.
Agli operatori portuale e sindacalisti che hanno rivendicato la possibilità di lasciare a Brindisi una sede di Autorità portuale, a fronte di una possibile istituzione di un ente complementare a quello di Bari, lasciando così Autorità del Levante e del Salento, De Caro non ha mostrato grande entusiasmo, ricordando che anche Taranto ha una sua strategicità per le merci.
Francesca Cuomo
Foto: Vincenzo Tasco