Porto di Bari: in anteprima il documento del Progetto ARGES

Nell’ambito del Programma di Iniziativa Comunitaria E.T.C.P. Grecia-Italia 2007/2013 il 9 aprile 2014, alle ore 09:30 presso il Comando generale del Corpo delle a Roma, si terrà l’evento di presentazione del progetto ARGES (pAssengeRs and loGistics information Exchange System).

L’evento rientra in un progetto di cooperazione attraverso il quale le Autorità Portuali di Bari, Igoumenitsa, Patrasso e Corfù uniformeranno e potenzieranno i loro Port Community Systems (PCS) partendo dalle attività, già realizzate nell’ambito del progetto GAIA, che hanno consentito la creazione del nucleo principale del nodo informativo transfrontaliero adriatico-ionico.

Il progetto ARGES si basa su una visione strategica globale del sistema dei porti e dei trasporti marittimi nell’area del basso Adriatico e dello Ionio e tende a realizzare concretamente una strategia di integrazione tra i sistemi informativi dei porti greci ed italiani.

L’obiettivo principale del progetto è la creazione di un prototipo di Sportello Unico Marittimo, in attuazione della normativa italiana di recepimento della Direttiva Comunitaria n.65/2010, per la gestione informatizzata delle formalità di arrivo e partenza delle navi, interoperabile con i sistemi dell’Agenzia delle Dogane, del Ministero della Salute, della Polizia di Frontiera e della Guardia di Finanza e predisposto per lo scambio informativo con il sistema GAIA, Port Community System del Porti del Levante, e con il nodo transfrontaliero adriatico-jonico.

La strategicità richiesta dal programma comunitario interessato ha con ARGES riflessi anche a livello nazionale grazie al coordinamento del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto che sta lavorando alacremente per permettere che il prototipo di sportello unico marittimo, ideato e creato in Puglia, venga poi utilizzato dai porti di tutta Italia e preso ad esempio dalla Guardia Costiera della Repubblica Ellenica anche attraverso il supporto dell’EMSA () Agenzia preposta ad assistere la Commissione Europea nell’effettiva realizzazione della legislazione comunitaria sulla sicurezza marittima ed a monitorare il funzionamento complessivo del sistema comunitario di controllo del traffico marittimo.
In tale ottica, durante l’evento, si cercherà di rafforzare le attività di cooperazione già avviate proponendo l’estensione ad altri progetti sostenuti dall’Unione Europea, che agiscono nello stesso ambito tematico anche se su livelli geografici diversi, quali il progetto IMP, attuato dall’EMSA con la collaborazione in Italia del Corpo delle Capitanerie di Porto, ed il progetto IPA EASYCONNECTING, che vede fra i partner oltre allo stesso Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto ed all’ anche l’Autorità Portuale di Venezia.

Questa esperienza aspira a diventare un esempio di cooperazione tra Amministrazioni Centrali, Enti pubblici e Istituti di ricerca che, partendo dalla condivisione di strategie, si pongono obiettivi comuni quali quello dell’ottimizzazione dell’utilizzo di risorse pubbliche, provengano essa da fondi nazionali o comunitari, e dell’impegno per l’adeguamento agli standard di efficienza di altri Paesi europei più all’avanguardia nel settore del trasporto marittimo e della gestione portuale.

Il Presidente dell’Autorità Portuale del Levante ha espresso il seguente commento all’iniziativa: “Siamo impegnati da diversi anni in un programma ambizioso di innovazione tecnologica che ci ha consentito di migliorare la sicurezza e la qualità dei servizi offerti ai passeggeri ed agli operatori che utilizzano i nostri porti. Tutto ciò nel mentre cercavamo di innovare anche in termini di organizzazione portuale coinvolgendo, con il consenso dei territori e della Regione Puglia, nella governance dell’Autorità Portuale di Bari anche i Porti di Barletta e Monopoli ed anticipando quelle spinte all’aggregazione che oggi
sono viste dai principali attori del cluster marittimo come uno strumento indispensabile per la crescita.

La creazione di sistemi informativi portuali evoluti, quali il nostro PCS GAIA ed il prototipo di Sportello Unico Marittimo che stiamo contribuendo a realizzare, consentono di affrontare con ragionevole fiducia la sfida alla creazione dei sistemi logistici-portuali che baseranno molta della loro efficacia soprattutto sulla capacità di rendere disponibili condizioni e strumenti per la semplificazione e la velocizzazione delle procedure amministrative in ogni nodo della catena logistica”.

DOCUMENTO ILLUSTRATIVO

Nell’ambito del Programma di Iniziativa Comunitaria E.T.C.P. Grecia-Italia 2007/2013 il 9 aprile 2014, alle ore 09:30 presso il Comando generale del Corpo delle Capitanerie di Porto a Roma, si terrà l’evento di presentazione del progetto ARGES (pAssengeRs and loGistics information Exchange System).

Partner di progetto sono il Comando generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, la Regione dell’Epiro, l’Autorità Portuale del Levante, l’Autorità Portuale di Igoumenitsa, l’Autorità Portuale di Patrasso, l’Autorità Portuale di Corfù, il Politecnico di Bari, il CTIComputer Technology Institute and Press ‘Diophantus’, la Provincia Barletta-Andria- Trani, il Centro Mediterraneo per i Cambiamenti Climatici.

L’evento rientra in un progetto di cooperazione attraverso il quale le Autorità Portuali coinvolte uniformeranno e potenzieranno i loro Port Community Systems (PCS) partendo dalle attività, già realizzate nell’ambito del progetto GAIA, che hanno consentito la creazione del nucleo principale del nodo informativo transfrontaliero adriatico-ionico.

Il progetto ARGES si basa su una visione strategica globale del sistema dei porti e dei trasporti marittimi nell’area del basso Adriatico e dello Ionio e tende a realizzare concretamente una strategia di integrazione tra i sistemi informativi dei porti greci ed italiani.

Le attività di progetto prevedono:
– la creazione di un prototipo di Sportello Unico Marittimo, in attuazione della normativa italiana di recepimento della Direttiva Comunitaria n.65/2010, per la gestione informatizzata delle formalità di arrivo e partenza delle navi, interoperabile con i sistemi dell’Agenzia delle Dogane, del Ministero della Salute, della Polizia di Frontiera e della Guardia di Finanza e predisposto per lo scambio informativo con il sistema GAIA, Port Community System del Porti del Levante, e con il nodo transfrontaliero adriatico-jonico;
– il potenziamento dei PCS portuali esistenti a Bari e ad Igoumenitsa e la creazione di nuovi PCS portuali nei porti di Patrasso e di Corfù;
– il collegamento in rete dei PCS portuali dei porti partner per la creazione di un ambiente dove condividere informazioni e dati a supporto della gestione transfrontaliera del traffico merci e passeggeri permettendo, così, ai porti greci di ottemperare alle normative nazionali che prevedono la strutturazione di una rete
nazionale di PCS portuali;
– la creazione di un sistema di supporto al traffico veicolare in arrivo ed in partenza a/dai porti per ridurre il transit time sull’ultimo miglio stradale;
– la creazione di un sistema di previsioni meteomarine dettagliate nelle aree prossime a ciascun porto partner per il miglioramento della navigazione di prossimità e per garantire una sicurezza sempre maggiore nelle operazioni di approdo e partenza delle navi.

Dal momento del suo avvio formale nello scorso mese di ottobre, data l’eco che sta suscitando tra gli addetti ai lavori, il progetto ARGES si sta già dimostrando uno strumento fondamentale per l’efficientamento della catena logistica nei porti italiani oltre che per lo sviluppo di nuove politiche di cooperazione territoriale nel tema del trasporto marittimo.

La strategicità richiesta dal programma comunitario interessato ha con ARGES riflessi anche a livello nazionale grazie al coordinamento del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto che sta lavorando alacremente per permettere che il prototipo di sportello unico marittimo, ideato e creato in Puglia, venga poi utilizzato dai porti di tutta Italia e preso ad esempio dalla Guardia Costiera della Repubblica Ellenica anche attraverso il supporto dell’EMSA (European Maritime Safety Agency) Agenzia preposta ad assistere la Commissione Europea nell’effettiva realizzazione della legislazione comunitaria sulla sicurezza marittima ed a monitorare il funzionamento complessivo del sistema comunitario di controllo del traffico marittimo.

In tale ottica, durante l’evento, si cercherà di rafforzare le attività di cooperazione già avviate proponendo l’estensione ad altri progetti sostenuti dall’Unione Europea, che agiscono nello stesso ambito tematico anche se su livelli geografici diversi, quali il progetto IMP, attuato dall’EMSA con la collaborazione in Italia del Corpo delle Capitanerie di Porto, ed il progetto IPA EASYCONNECTING, che vede fra i partner oltre allo stesso Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto ed all’Autorità Portuale del Levante anche l’Autorità Portuale di Venezia.

Le attività avviate con il progetto ARGES hanno, dunque, l’ambizioso obiettivo di fare sintesi di anni di progettazione strategica dei porti italiani coinvolti con l’obiettivo di fornire al Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto strumenti e know-how per un efficace sviluppo del sistema PMIS a cui è affidato per legge il compito di gestire informaticamente i processi amministrativi della Maritime Single Window. In questa visione rientra una importantissima attività di armonizzazione e reingegnerizzazione delle procedure amministrative obbligatorie “lato nave” che è stata avviata e che potrà contribuire a semplificare gli attuali processi autorizzativi proponendo le eventuali modifiche regolamentari necessarie allo scopo.

Il partenariato di progetto, di grande rilevanza territoriale e istituzionale, lavora da mesi in maniera coordinata per fornire un fondamentale strumento utile al miglioramento della qualità dei servizi telematici nei porti coinvolti – realizzando quella interoperabilità con i sistemi delle altre P.A. e con quelli degli operatori che è da tutti indicata come una delle condizioni necessarie per rendere efficienti anche i nodi portuali all’interno della “supply chain” – e nel contempo consentire ai due Paesi frontalieri di dotarsi di strumenti legislativi ed operativi indispensabili per dare attuazione, nei termini indicati dall’Unione Europea, ad una direttiva di grande rilievo strategico ai fini dell’unificazione europea e del sostegno alle politiche di sviluppo.

Questa esperienza aspira a diventare un esempio di cooperazione tra Amministrazioni Centrali, Enti pubblici e Istituti di ricerca che, partendo dalla condivisione di strategie, si pongono obiettivi comuni quali quello dell’ottimizzazione dell’utilizzo di risorse pubbliche, provengano essa da fondi nazionali o comunitari, e dell’impegno per l’adeguamento agli standard di efficienza di altri Paesi europei più all’avanguardia nel settore del trasporto marittimo e della gestione portuale.