Genova sempre più porto di livello europeo: per la prima volta in Italia due soggetti privati, Spediporto (gli spedizionieri) e Assagenti (gli agenti marittimi) si candidano, con il pieno assenso dell’Autorità Portuale e dell’Agenzia delle Dogane, alla gestione del sistema telematico del porto. E-port resterà di proprietà dell’AP ma verrà gestito direttamente dalle due associazioni. Questo consentirà di ridurre del 75% i tempi di uscita delle merci, in linea con quanto avviene nei grandi porti nordeuropei.
“Oggi per Genova è una giornata storica, e mi auguro che lo possa diventare per l’Italia – ha detto il presidente di Spediporto, Maurizio Fasce -. La nostra proposta guarda all’Europa e vuole responsabilizzare direttamente le categorie.
Non c’è nulla di strano a guardare a ciò che avviene in Olanda e Germania, ma per l’Italia è una novità assoluta”.
Secondo le associazioni degli spedizionieri e degli agenti marittimi italiani, dal punto di vista dei suoi sistemi logistici l’Italia sconta un ritardo di 30 anni. Il nuovo modello consente di adeguare Genova ai migliori standard europei. “Questo modello – ha sottolineato il presidente di Assagenti Genova, Gian Enzo Duci – consente una ottimizzazione della logistica, con conseguenti ricadute positive su tutto il sistema portuale”.
Non a caso all’incontro, intitolato “Il futuro sbarca a Genova”, hanno partecipato, oltre al presidente dell’AP, Luigi Merlo, anche i responsabili nazionali delle categorie interessate: il direttore dell’Agenzia delle Dogane, Giuseppe Peleggi, il presidente di Confetra, Nereo Marcucci, il presidente nazionale degli Agenti Marittimi, Michele Pappalardo, il presidente di Assiterminal, Marco Conforti.
“O l’Italia va in questa direzione, tanto più in vista dell’Expo – ha sottolineato Marcucci – oppure la logistica sarà tagliata fuori. Un ammodernamento del sistema logistico non è una scelta, ma una condizione necessaria. E comporta la responsabilità di tutti: dello Stato, che deve pianificare, dell’Autorità dei Trasporti, che deve fornire le regole, e delle Ferrovie dello Stato, che deve gestire”.