In chiusura di anno, il Presidente dell’Autorità Portuale, nel formulare gli auguri per le prossime festività, informa circa i più recenti sviluppi sullo stato di avanzamento delle opere di maggior rilevanza del porto di Taranto, prevalentemente connesse all’Accordo Generale per lo Sviluppo dei traffici containerizzati.
1. La scorsa settimana sono stati emessi i pareri della Regione, del Ministero die Beni Culturali e del Ministero dell’Ambiente propedeutici alla conclusione della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale relativa all’intervento di dragaggio di 2,3 milioni di metri cubi di sedimenti in area Molo Polisettoriale e connessa cassa di colmata finalizzata all’ampliamento del Quinto Sporgente. Con conseguente e prossimo decreto del Ministero dell’Ambiente si concluderà definitivamente l’iter approvativo del citato intervento di dragaggio e sarà possibile avviare le procedure di appalto per l’esecuzione dell’opera.
2. In data 20 dicembre 2013 l’Autorità Portuale ha provveduto all’aggiudicazione definitiva – a valle di quella provvisoria intervenuta in data 20 novembre 2013 – dell’appalto per la progettazione esecutiva e la realizzazione dell’ammodernamento della banchina di ormeggio al Molo Polisettoriale (primi 1200 metri), intervento propedeutico al dragaggio.
3. In merito all’intervento di riqualificazione della banchina e dei piazzali in radice del Molo Polisettoriale, con autorizzazione paesaggistica (n. 72/2013 del 2 dicembre 2013), rilasciata dal Comune di Taranto, si è concluso l’iter approvativo del progetto definitivo.
Nei primi mesi del 2014 potrà, pertanto, essere avviata la procedura di appalto per l’esecuzione della relativa opera. In relazione alle opere connesse alla riqualificazione del Molo Polisettoriale, è stato condiviso per le vie brevi con l’operatore privato TCT, il termine del 31.12.2015, data entro la quale sarà ripristinata la piena operatività di 1200 mt banchina a fondali -16.50. Si è ritenuto, pertanto, in accordo con le PP.AA. coinvolte nell’accordo generale del 2012, di non procedere alla sottoscrizione di un addendum all’accordo medesimo, poiché i contenuti dello stesso restano validi e confermati in toto.