Porto di Taranto: riconosciuto nel Core Network

Nel corso dell’evento TEN-T Days che si è tenuto a Tallinn (Estonia) nei giorni 16-18 Ottobre 2013 è stata presentata la nuova mappa dei nove corridoi europei che formeranno il tessuto della , ossia della rete trasportistica dell’Europa e che l’Europa stessa supporterà nelle varie fasi di infrastrutturazione dei segmenti ancora in fase di realizzazione, ammodernamento e collegamento.

La definizione della nuova Rete di trasporti perseguirà l’obiettivo di realizzare le interconnessioni necessarie a sostenere il Mercato Unico Europeo, garantire la libera circolazione delle merci e delle persone e rafforzare la crescita, l’occupazione e la competitività dell’Unione.

I nove corridoi sono stati identificati sulla base di determinati requisiti, quali l’inclusione di almeno tre modalità di trasporto (strada, mare/fiumi, aria), l’attraversamento di almeno tre Stati Membri e di due sezioni Transfrontaliere. Ogni corridoio sarà gestito singolarmente mediante “Piattaforme di Corridoio”, ossia organi che vedranno il coinvolgimento di tutti gli stakeholder interessati ed operanti sul corridoio medesimo. La rete centrale collegherà pertanto: 94 grandi porti europei con linee ferroviarie e stradali, 38 grandi aeroporti con linee ferroviarie che portano alle città principali, 15.000 km di linee ferroviarie convertite ad alta velocità, 35 progetti transfrontalieri destinati a ridurre le strozzature

Con l’approvazione della mappa dei nuovi corridoi, l’ vede finalmente premiati gli sforzi e l’impegno finora profusi a supporto dell’inserimento dello scalo jonico nella mappa dei corridoi. Nelle prime fasi di consultazione, infatti, il porto di Taranto ancorché identificato quale Porto Core, non era stato inserito in nessuno dei corridoi europei.

E’ per tale ragione che l’AP ha avviato, a partire dal 2011, un’intensa attività di promozione del porto rivolta ai vari esponenti politici, tecnici ed istituzionali coinvolti nel processo di approvazione del Core Network. Tale attività, svoltasi nell’ambito di numerose conferenze sulle reti TEN-T a Bruxelles, oltre che tramite corrispondenza diretta a membri del Parlamento Europeo, della , delle varie Direzioni Generali della Commissione Europea coinvolte e del Governo Italiano ha fatto luce sull’incongruenza dell’esistenza di un porto Core che non fosse parte integrante di alcun corridoio.

Si è quindi pervenuti al legittimo riconoscimento, da parte della Unione Europea, del ruolo del Porto di Taranto, primo porto comunitario di rilevanza internazionale che le navi incontrano dopo aver attraversato il canale di Suez, già direttamente e agevolmente collegato, senza “colli di bottiglia”, con le regioni dell’Europa Centrale e Settentrionale.

E’, altresì, per tali ragioni che lo scalo jonico è stato scelto quale nodo terminale del segmento terrestre/ferroviario del Corridoio Scandinavo-Mediterraneo che parte da Helsinki per giungere fino a e, contemporaneamente nodo marittimo di collegamento del corridoio con La Valletta.

L’inclusione nel Corridoio Scandinavo-Mediterraneo consentirà, pertanto, al porto di Taranto di potersi candidare al fine di beneficiare dei fondi che l’UE metterà a disposizione della rete centrale nel periodo 2014-2020 e che si stima ammonteranno a circa 250 miliardi di Euro per i vari settori (ambiente, tecnologia, informazione, trasporti, ecc). Si prevede, inoltre, che il meccanismo del CEF – Connecting Europe Facility – triplicherà gli investimenti destinati al solo settore dei trasporti e che quindi investirà circa 26 Miliardi di Euro nel periodo di programmazione di prossimo avvio.