“Abbiamo avuto un anno di inattività per Apulian Ports e, dunque, ho sollecitato il cambio al vertice. La presidenza è passata a Franco Mariani“. Sebbene l’alternanza sia prevista dallo statuto di App, firmato oltre un anno fa dalla Regione insieme alle tre Autorità portuali pugliesi, ieri sera, durante l’incontro organizzato dall’associazione Sviluppo e lavoro del consigliere regionale Giovanni Brigante, l’assessore regionale ai Trasporti Giannini ha analizzato la situazione dei tre scali portuali anche in riferimento alla presidenza di Hercules Haralambides. L’anno in cui è stato alla guida di App ha coinciso anche con circa sette mesi di commissariamento dell’Autorità portuale di Brindisi.
“Stiamo cercando di reperire le risorse necessarie allo sviluppo ma sono necessarie soluzioni che già conosciamo e su cu stiamo lavorando – ha detto Giannini -. Per esempio raddoppiare la dorsale adriatica e la connessione con le aree del Nord Europa sono tra le cose da fare. Con la presidenza di Mariani in App, metteremo a punto un programma specifico”.
Le risposte sono arrivate proprio dal presidente dell’Autorità portuale del Levante. “In Puglia vanno migliorati l’ultimo miglio e l’interconnessione – ha spiegato Mariani – non servono infrastrutture inutili. Il cemento non è la soluzione per lo sviluppo dei porti. I nostri scali sono pronti. Dobbiamo presentarci uniti e lavorare su progetti compatibili, non seguire inutili ambizioni. Ogni porto può lavorare secondo le sue specificità ma la sua economia è legata a quella della città. Anche il governo ha le sue responsabilità: in questo, deve essere deciso e fare scelte concrete”.
Per Mariani, insomma, il problema non è qullo di ridurre il numero delle Authority ma di farle funzionare con una programmazione globale che non preveda progetti doppione o inutili infrastrutture su cui nessuno offrirà servizi.
Francesca Cuomo