Logistica, efficienza nelle operazioni portuali, uso delle nuove tecnologie, sostenibilità nelle azioni di interfaccia porto-città: di queso hanno parlato oggi trenta tra studenti e docenti riuniti nella sede dell’Autorità Portuale della Spezia, per la giornata conclusiva del master nell’ambito del progetto Trainmos, il primo riconosciuto a livello europeo legato alle nuove professioni delle Autostrade del Mare.
Il progetto, per il quale l’UE ha stanziato 1.255.000 euro, prevede il coinvolgimento di sette Università europee: oltre a Genova, Madrid, Lisbona, Brema, Atene, Goteborg e Napier in Scozia. Al termine del corso è previsto uno stage dei partecipanti presso le aziende coinvolte nei circa 20 progetti approvati dalla Commissione Europea. Coordinatore del progetto l’Ateneo di Madrid e per la Liguria, tra gli altri, la Regione, l’Università di Genova, il consorzio RINA, il gruppo Grimaldi, il Comune e il Porto di Genova, Confitarma e l’Accademia del Mare. Il tema dell’incontro di oggi era ‘SMART CITIES AND INTELLIGENT PORTS’.
”Negli ultimi anni abbiamo capito l’importanza della nostra partecipazione ai vari programmi europei e abbiamo iniziato a mettere in pratica progetti concreti per rendere il nostro porto sempre più efficiente ed intelligente” ha detto il presidente dell’autorità portuale della Spezia Lorenzo Forcier.